geronimo

venerdì 6 gennaio 2012

San Gregorio di Nissa

Con Gregorio di Nissa (335 ca. 394) , fratello di Basilio di Cesarea, da lui definito " padre e maestro" si conclude la triade  dei padri Cappadoci che ebbe un influenza  fondamentale nella definizione  della dottrina trinitaria  e cristologica. Gregorio fu deposto dal seggio vescovile di Nissa a causa dell'opposizione ariana e restò in esilio  sino al 378. Riconosciuto da Teodosio  come uno dei massimi esponenti  dell'ortodossia , egli esercitò un ruolo rilevante  nel Concilio di Costantinopoli  del 381 , che definì la divinità dello Spirito Santo.
Gregorio apportò un considerevole contributo all'elaborazione teologica , dettata non da una pura riflessione accademica, ma espressione di una vita spirituale . Il tema centrale è per lui  la creazione , ritenendo che l'uomo è un riflesso  di quella bellezza originale  che è Dio : " Che cos'altro , infatti, poteva  essere bello , al pari di chi era simile  alla bellezza pura  e incorruttibile". Riflesso e immagine della vita eterna egli era bello davvero, anzi bellissimo, con il segno raggiante della vita  sul suo volto.
Quando l'uomo ama Dio egli coopera  a plasmare in se la divina immagine , e avendo Cristo come modello  e maaestro,  quando guarda a lui diviene  " il pittore della propria vita" .
Dice di lui Benedetto XVI : " E' questa la lezione  più importante che San Gregorio  Nisseno ci consegna: la piena realizzazione dell'uomo  consiste nella santità, in una vita vissuta con l'incontro con Dio , che così diventa luminosa anche  per gli altri, anche per il mondo".

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