Reggere il Moccolo in Calimala.
Calimala è quella parte dell'antico cardo maximus romano che partendo dalla piazza del Mercato Vecchio (Piazza della Repubblica) si dirige verso l'antica Porta di Santa Maria (Por Santa Maria).
La strada viene comunemente chiamata via Calimala, ma il termine è improprio in quanto ha già in se la parola greca " callis" che vul dire "strada" e quella latina "mala", cioè brutta, accidentata, malsana; per questo motivo la dizione esatta dovrebbe essere semplicemente "Calimala"
"Callis mala" era dunque una delle strade più importanti del castrum romano e rimase importante anche nei secoli successivi in quanto rappresentava la principale via d'uscita dalla città verso Ponte Vecchio e quindi verso Roma.
Ma proprio per il fatto di essere importante era anche un arteria molto trafficata; centinaia di carri la percorrevano ogni giorno con vari generi di mercanzie e migliaio di commercianti, contadini, pellegrini entravano o uscivano dalla città attraverso la Porta di Santa Maria.
Mentre il termine "Callis" non ha mai presentato alcun dubbio di interpretazione nel suo significato greco di "strada", il termine latino "Mala" ha dato adito a diverse ipotesi.
"Mala" poteva essere la via sovente impantanata in quanto si dirigeva verso l'Arno prima di arrivare a Ponte Vecchio. Allora il fiume non era protetto dagli argini come oggi e spesso inondava le zone circostanti; quando le acque si ritiravano nel proprio alveo, lasciavano malsane e maleodoranti pozze di fanghiglia.
"Mala" poteva essere anche la via che, proprio per l'intensa mole di passaggio delle merci , era deturpata dalle ruote dei carri spesso carichi oltre misura, carri che lasciavano profondi solchi sul terreno che col passare del tempo si accavallavano gli uni agli altri fino a formare dei piccoli sentieri. Quando poi anche l'acqua dell'Arno tracimava allora l'opera era completa!
"Mala" poteva essere anche la strada frequentata da persone poco raccomandabili. Proprio per il passaggio di commercianti e uomini d'affari che si spostavano verso Siena e Roma, la via brulicava ogni giorno di ladruncoli, giocatori d'azzardo, scommettitori e fannulloni mentre la sera era frequentata da prostitute.
Le "donne di malaffare" infatti prendevano posto nei punti più isolati della via , quelli vicino alla Porta ed anche quelli subito fuori le mura, nel tratto diretto all'Arno.
Nel buio della notte le anziane tenutarie dei bordelli provvedevano ad illuminare le ragazze della propria scuderia con grandi torce per mostrare al meglio tutte le qualità del prodotto ai numerosi clienti di passaggio.
Questo gesto, abituale di notte in Calimala, ha dato origine al detto " reggere il moccolo"
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