geronimo

venerdì 30 settembre 2011

Come una Bussola che indica la strada

...Scrive l'auore della lettera agli Ebrei: "La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e della midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". Occorre prendere sul serio l'esortazione a considerare la parola di Dio come un arma indispensabile nella lotta spirituale; essa agisce efficacemente e porta frutto se impariamo ad ascortarla, per poi obbedire ad essa.
Spiega il Catechismo della Chiesa Cattolica : " Obbedire nella fede e sottomettersi liberamente alla Parola ascoltata, perchè la sua verità è garantita da Dio, il quale è la Verità stessa" Se Abramo è il modello di questo ascolto  che è obbedienza. Salomone si rileva a sua volta un ricercatore appassionato dalla sapienza racchiusa nella parola. Quando Dio gli propone: "Chiedimi ciò che io devo concederti", il saggio re risponde: "Concedi al tuo servo un cuore docile". Il segreto per avere "un cuore docile" è di formarsi un cuore capace di ascoltare. Ciò si ottiene meditando senza sosta la parola di Dio e restandovi radicati, mediante l'impegno di conoscerla sempre meglio.
Vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia per voi come una bussola che indica la strada da seguire. Leggendola imparerete a conoscere Cristo. Osserva in proposito San Gerolamo: " L'ignoranza delle scritture è ignoranza di Cristo " Una vita ben collaudata per approfondire e gustare la parola di Dio è la lectio divina, che costituisce un vero e proprio itinerario spirituale a tappe. Dalla lectio, che consiste nel leggere e rileggere un passaggio della Sacra Scrittura cogliendone gli elementi principali, si passa alla meditatio, che è come una sosta interiore, in cui l'anima si volge a Dio, cercando di capire quello che la sua parola dice oggi per la vita concreta. Seguire per l'oratio, che ci fa intrattenere con Dio nel colloquio diretto, e si giunge infine alla contemplatio, che ci aiuta a mantenere il cuore attento alla presenza di Cristo, la cui parola è "lampada che brilla in luogo oscuro, finchè non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori"
La lettura, lo studio e la meditazione della parola devono poi sfociare in una vita di coerente adesione a Cristo ed ai suoi insegnamenti.
Avverte San Girolamo: "Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Perchè se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la Parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla"
Chi ascolta la parola di Dio e ad essa fa costante riferimento poggia la propria esistenza su un saldo fondamento. "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, dice Gesù, è simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia" ; non cederà alle intemperie.
Costruire la vita su Cristo, accogliendone con gioia la parola e mettendone in pratica gli insegnamenti: ecco quale dev'esere il vostro programma! E' urgente che sorga una nuova generazione di apostoli radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo. Questo vi chiede il Signore, a questo vi invita la Chiesa, questo il mondo, anche senza saperlo, attende da voi!
Maria, presente nel Cenacolo con gli Apostoli in attesa della Pentecoste, vi sia madre e guida. Vi insegni ad accogliere la parola di Dio, a conservarla e meditarla nel vostro cuore come Lei ha fatto durante tutta la sua vita. Vi incoraggi a dire il vostro si al Signore, vivendo l'obbedienza della fede. Vi aiuti a rstare saldi nella fede, costanti nella speranza, perseveranti nella carità, sempre docili alla parola di Dio. Io vi accompagno con la mia preghiera, mentre di cuore tutti vi benedico.

di papa Benedetto XVI


Riflessione:
Concordo con questa bellissima frase del nostro papa. "La Bibbia è come una Busola che indica la Strada". La Bibbia è la nostra Bussola senza la quale ci perderemo nel buio. Ma bisogna anche ammettere che la strada non è semplice da percorrere anche avendo la Bussola ci si può perdere in quanto si tende a leggerla in maniera errata, essendo avvolti da quello che ci propina il mondo moderno. Roba futile, ma che attrae tutti facendoci perdere di vista qual'è la nostra strada. Troppi cristiani non hanno più in mano la Bussola e si stanno perdendo nelle tenebre, facendo perdere di credibilità l'intero sistema Chiesa. A queste persone vorrei augurare di riprendere il proprio cammino con la Bussola in mano, perchè quando saranno giunti alla fine del proprio percorso verrà il giorno del giudizio, il quale sarà tremendo per chi avrà commesso crimini e avrà contribuito a distruggere la credibilità della Chiesa nel mondo.
Tutti quanti siamo in tempo, Dio lascia libero arbitrio ad ognuno di noi, nonostante i peccati commessi, in qualsiasi momento a riprendere l'esortazione fattaci dal Santo Padre, a lui il compito di epurare all'interno della Chiesa di tutte quelle persone che non conoscono il Vangelo o non vogliono leggere la Bussola.
Concludo mettendo in guardia tutti quanti noi dal Maligno, il quale si insinua costantemente nel mondo per convincerci che tutto sommato Dio non esiste e che la Chiesa, predica bene e razzola male. Questo male oscuro che avvolge le menti ad operare senza l'uso della Bussola, ci vuole portare alla perdizione ed a non operare per il bene comune. A noi cristiani, pur con i nostri limiti, il compito di vigilare che ogni uomo abbia la sua Bussola.
Evy

domenica 25 settembre 2011

Dal VANGELO secondo Matteo

In quel tempo Gesù dise ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: "Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: " Figlio oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia".  Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Si signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?. Risposero: il primo. E Gesù  disse loro: " In verità io vi dico: i publicani e le prostitute vi passeranno davanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i publicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli".

Dal Libro del Profeta ISAIA
Cosi dice il Signore. " Voi dite: non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?  Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà.

Picola riflessione:
La vigna del Signore deve essere curata tutto l'anno, e non solamente quando avviene la vendemmia. La liturgia di oggi ci richiama ai nostri impegni di cristiani peccatori. Non si può ricodarci del Signore solamente quando ne abbiamo bisogno, dobbiamo operare per il bene comune e non pensare solo a noi stessi nella consapevolezza di operare per il giusto, cioè fare la volontà di Dio, non preoccupandoci di quali saranno le nostre conseguenze. Viviamo in un mondo dove il cristiano viene additato come il male del mondo e per questo viene perseguitato in varie parti del mondo. Nella stessa nostra Europa non è stato sancito quali fossero le nostre radici (cioè cristiane)
Diceva un santo uomo, Giovanni Polo II, " Non si tagliano le radici dalle quali si è cresciuti"
Da quanto sopra ci deve venire uno sforzo ulteriore nell'operare la volontà di Dio, sapendo che il premio sarà la vita eterna.

Evy

San Benedetto da Norcia

Il 24 Ottobre 1964 Paolo VI, con la lettera apostolica Pacis nuntius, proclamava San Benedetto patrono d'Europa. Il papa lo definiva "Messaggero di pace realizzatore di unione, maestro di civiltà e soprattutto araldo della religione di Cristo e fondatore della vita monastica in Occidente. Al crollare dell'impero romano, ormai esausto, mentre alcune regioni d'Europa sembravano cadere nelle tenebre e altre erano ancora prive  di civiltà e di valori spirituali , fu lui con costante  e assiduo impegno a far nascere in questo nostro continente l'aurora di una nuova era".
San Benedetto nacque verso il 480 a Norcia in Umbria, da lì fu mandato a Roma a studiare; studi che non completò mai attratto com'era dalla vita monastica che iniziò a condurre nella regione di Subbiaco raccogliendo intorno a se molti discepoli; spostatosi poi a Cassino , vi fondò il celebre monastero che fu all'origine di innumerevoli monasteri in tutta Europa e scrisse la regola, basata sull'ora et labora, preghiera e lavoro, che gli ha meritato il titolo di patriarca dei monaci  in Occidente. La sua memoria si celebra l'11 luglio.
Nominato San Benedetto patrono d'Europa Paolo VI intese riconoscere l'opera meravigliosa svolta dal santo mediante la regola per la formazione della civiltà e della cultura Europea (Benedetto XVI, 9 aprile 2008), infatti egli cementò quell'unità spirituale in Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire l'unico popolo di Dio; unità che, grazie allo sforzo costante di quei monaci che si misero al seguito di sì insigne maestro, divenne la caratteristica distintiva del Medioevo (Paolo VI).

lunedì 19 settembre 2011

ALLE RADICI CRISTIANE DELL'EUROPA

Non possiamo capire l'Europa oggi senza guardare a quella del passato e alle persone che tanto fecero per una geografia e una cultura europea come quelle che conosciamo oggi. Giovanni Paolo II ha ricordato  che la Chiesa di oggi, avverte con rinnovata responsabilità, l'urgenza..di aiutare l'Europa a costruire  se stessa rivitalizzando le radici cristiane che l'Hanno originata.
Ugualmente Papa Benedetto XVI ha così confermato: Il vecchi continente non dimentichi mai le radici cristiane che sono alla bese del suo camino e continui ad attingere dal Vangelo i valori fondamentali che assicurano la giustizia e la concordia.
Ogni stato Europeo è posto sotto la protezione di alcuni santi patroni scelti avvolte dalla devozione popolare  per le opere di carità da essi compiute e a volte perchè richiamano l'identità nazionale; l'Europa stessa è stata posta sotto la protezione di alcuni santi che furono tra i principali protagonisti della sua evangelizzazione e per il profondo influsso e i valori culturali e religiosi che seppero trasmettere.
Lungo i secoli tali figure hanno ispirato l'arte, la musica, la liturgia, la mistica, la religiosità popolare, lasciando segni indelebili nelle nazioni e città europee.
Ugualmente tramite essi si può scorgere il rapporto millenario e non sempre semplice tra Chiesa e Stato.
La vita e l'operato dei santi patroni dell'Europa hanno contribuito a formare quella cultura europea che sta alla base dell'europa politica , che oggi tanto faticosamente sta nascendo. Ripercorrere la loro vita ci aiuta  a riscoprirli come figure  ancora attuali, capaci di indicare i sentieri su cui la civiltà occidentale  e il cristianesimo possono continuare il loro cammino  in questo nuovo millennio.
EUROPA, ritorna te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici (Giovanni Paolo II)

I Patroni d'Europa:
San Benedetto da Norcia fu proclamato patrono d'Europa da Paolo VI il 25.10.1964; i santi Cirillo e  Metodio furono proclamati patroni d'Europa da Giovanni paolo II il 30.12.1980; lo steso proclamò santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce patrone d'Europa il 1.10.1999.

San Cirillo di Gerusalemme

San Cirillo (315 ca-387ca) fu ordinato nel 348 vescovo di Gerusalemme, città che probabilmente gli diede i natali, dal metropolita di Cesarea di Palestina, il filoariano Acacio. A causa delle forti controversie presenti in quel periodo nella chiesa d'Oriente fu costretto tre volte all'esilio: nel 357 dopo la deposizione da parte di un sinodo di gerusalemme, nel 360 per i dissidi dottrinali e giurisdizionali con Acacio; intorno al 367 per volere dell'imperatore filoariano Valente.
La fonte più autorevole sulla sua ortodossia è la lettura sinodale del 382 in cui viene legittimata la sua ordinazione episcopale, altrove contestata e messa in rilievo la sua opera pastorale.
Di Cirillo ci sono pervenute 24 catechesi: la prima introduttiva,(procatechesi) le 18 successive indirizzate ai catecumeni (photizomenòi) le ultime 5 mistagogiche (dal greco mistagoghìa: iniziazione ai misteri) rivolte ai neobattezzati per illustrare la dottrina ed il rito dei sacramenti e la liturgia della messa.
Afferma Benedetto XVI: Così la catechesi di Cirillo, sulla base delle trecomponenti descritte, dottrinale, morale e, infine, mistagogiga, risulta una catechesiglobale nello spirito. Si tratta in definitiva, di una catechesi integrale, che coinvolgendo il corpo, anima e spirito, resta emblematica anche per la formazione catechetica dei cristiani di oggi.

Tiziana Di Blasio storica della Chiesa.

Lo Scoutismo

Scout significa esploratore. Il termine fu adottato da Robert Baden Pawell che nel 1907 fondò questo movimento giovanile, mondiale, in Inghilterra con l'obbiettivo di educare le nuove generazioni seguendo un percorso di sviluppo fisico, spirituale  e mentale .
All'inizio vi potevano aderire solo i maschi, poi anche le femmine e gli adulti. In Italia è presente l'AGESCI (Associazione Guide e scouts Cattolici Italiani) con oltre 177.000 associati. Nel 2007 lo scoutismo ha festeggiato il centesimo anno di fondazione.

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SUOR SERAFINADEL ACRO CUORE
Al secolo Clotilde Micheli (Imer 1849 - Faicchio 1911) fu un autentica testimone di fortezza e pietà cristiana. A diciotto anni la Madonna le rivelò il volere divino : la fondazione di un nuovo istituto religioso ispirato  agli angeli, dedito all'adorazione della SS. Trinità. Dovette affrontare incredulità, difficoltà, tribolazioni. Trascorse un lungo periodo a Padova, poi a Castellavanzo.

MADRE MECTILDE DE BAR
A 17 anni entrò nel monastero delle Annunciate di Bruyères. Nel 1640, col nome di Catherine de Sainte Mectilde , emise i voti nell'ordine benedettino. Fortemente legata all'eucarestia, nell'anno 1653, fondò a Parigi un istituto dedito all'adorazione e alla riparazione eucaristica per la profanazione e i sacrilegi  del tempo: le Benedettine dell'adorazione perpetua del SS. Sacramento. La preghiera silenziosa per la conversione dei peccatori, l'adorazione costante presso il tabernacolo, la certezzadella potenza redentrice del sacrificio di Cristo furono le basi su cui si edificò questa famiglia monastica. Dopo una vita laboriosa e la fondazione di sette monasteri, nell'anno 1698, Madre Mactilde morì in concetto di santità.

giovedì 1 settembre 2011

Curiosando!!!!!!!!!

Quando il vino era un toccasana......
Un bicchiere al giorno leva il medico di torno, parafrasando i nonni . Non a caso: le proprietà del vino erano note già nell'antichità e alimetarono diverse credenze. Fino a non molti anni fa, in alcune regioni, i bambini alla nascita si lavavano con il vino  a scopo propiziatorio. E fino a qualche generazione fa la colazione consisteva  spesso in una zuppa di pane e vino.
Farmaco. La bevanda si credeva efficace  contro l'itterizia e l'anemia e come rimedio all'eccessiva gracilità. Una delle ricette prevedeva vino bianco bollito con asenzio da bere digiuni, al mattino, il vin brulé, il vino bollente aromatizzato  con spezie e zucchero , si impegnava invece come analgesico. Veniva somministrato  persino agli animali domestici affetti da bronchiti o problemi intestinali, con dubbi risltati.

ITALIANI al volante pericolo Costante........
Andavo a cento all'ora per trovar la bimba mia, cantava Gianni Morandi nel 1962. Senza preoccuparsi dei limiti di velocità: gli italiani si sa , non sono gentlemen della strada . Negli anni 50 quando il boom economico favorì la diffusione delle quattro ruote, lo scrittore statunitense John Fante scrisse a proposito dell'Italia : " Il traffico quì è una disgrazia nazionale , le strade sono inondate di sangue, gli italiani si uccidono  in queste micidiali piccole Fiat". Senza scherzi, adorano piombare sugli incroci affollati e far si che la gente strilli.
Reputazione Rovinata; un ministro dei lavori pubblici, Giuseppe Togni, in un intervista televisiva del 1958 non fu meno severo. " Vorrei leggervi un commento  che ha fatto uno dei giornali che vanno per la maggiore  al'estero, il Sunday Times: Si spera che il Codice della Strada riesca a disciplinare gli automobilisti italiani, che possono vantare senza tema di smentita di essere i guidatori più negligenti e disordinati d'Europa.

PERCHE' IL DEPOSITO MILITARE DI ARMI E MUNIZIONI viene comunemente chiamato satabarbara?
Perchè nei depositi di munizioni (in particolare quelli delle navi da guerra) veniva spesso appesa un'immafine di Santa Barbara, protettrice dal pericolo di morti violente.
Lavita della Santa è narrata da Jacopo da Varazze nella leggenda aurea (XIII secolo) . Barbara, vissuta  a Nicomedia, l'attuale Turchia, nel III secolo, fu rinchiusa da padre Dioscuro in una torre per tenere lontano i pretendenti . La fanciulla, cristiana, volle tre finestre (simbolo della Trinità) , ma il padre, pagano, , comprendendo il significato  religioso della richiesta la denunciò al magistrato romano, che la condannò a morte.Secondo la versione angiografica della vicenda, fu lo stesso Dioscuro a decapitarla dopi averla torturata. Ma subito dopo fu ucciso da un fumine . Proprio a causa della modalità in cui perì il padre, la santa è invocata contro la morte improvvisa, soprattutto al lavoro è legata al fuoco: divenne infatti la protettrice degli artificeri , degli artiglieri , dei carpentieri dei minatori e dei Vigili del Fuoco.

CHI HA inventato il Sushi ?
I primi ad associare pesce e riso furono i cinesi. A partire dal II secolo , infatti, in Cina si conservava il pesce alternandolo a strati di riso fermentato , in modo che l'amido  ne impedisse la decomposizione. Così il pesce poteva essere consumato  mesi dopo la pesca, mentre il riso veniva eliminato .
Importato . Qualcuno ( forse monaci buddisti) importò l'idea in Giappone  nel VII secolo . Li si cominciò a mangiare pesce e riso insieme . Per arrivare al Sushi come lo conosciamo oggi passò ancora parecchio tempo . Nel XVII secolo i giapponesi aggiunsero aceto di riso per accelerare la fermentazione , ma il pesce veniva marinato  o cotto. Fu soltanto nella prima metà dell'800 che il sushi moderno  fece la sua comparsa, a Edo (l'odierna Toko): pezzi di pesce crudo poggiati su una "palla" di riso erano venduti come cibo  a buon mercato , rapido da preparare e pratico da mangiare. Accanto alle bancarelle veniva appesa una tenda bianca per pulirsi le mani : gli avvetori cercavano la bancarella con la tenda più sporca (ovvero la più fequentata per individuare la migliore.

CHI ERA Roland Garros ?
L'uomo che, dal 1928, da il nome all'impianto tennistico di Parigi in ci si svolge ogni anno , a maggio e a giugno , gli Open di Francia (il principale torneo sulla terra battuta) , non aveva nulla a che vedere con lo sport a cui oggi è legato. Era un aviatore francese caduto nella prima guerra mondiale , al quale si volle così rendere onore .
Nato nel 1888, Roland Garros divenne famoso nel 1913 per essere stato il primo ad attraversare in volo il Mediterraneo senza scalo . L'anno dopo , allo scoppio del conflitto in Europa, si arruolò nell'esercito  e si fece notare per un'innovazione: posizionò una mitragliatrice nella parte anteriore dell'areoplano in modo da poter sparare e pilotare contemporaneamente . per non danneggiare l'elica , la dotò di un sistema di deflettori di sua invenzione. Fù l'inizio di una folgorante carriera nell'aviazione , culminata nell'aprile  del 1915 con l'abbattimento di tre veicoli tedeschi . Il suo aereo fu invece abbattuto  il 5 ottobre 1918  (macava poco più di un mese alla fine della guerra) nella regione delle ardenne : il giovane aviatore morì.