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giovedì 8 novembre 2012

L'Aquila


L’AQUILA
La fondazione della città avvenne nel 1254 contro i feudatari imperiali con l’appoggio di Alessandro IV che la riconobbe comune in statu libertatis e vi trasferì (1257) la sede vescovile  di Forcona , contribuendo a dare  alla città un orientamento guelfo. Per questa colorazione politica, Manfredi stabilì nel 1259 di farla distruggere. Passati quasi sei anni Carlo d’Angiò, chiamato in Italia  da Urbano IV per contrastare Manfredi, ricostruì l’abitato cingendolo di mura. Nel 1294 la città divenuta centro fiorente , ospitò Carlo II d’Angiò in occasione della solenne incoronazione  di Celestino V, avvenuta nella chiesa di S. Maria di Collemaggio. Dall’epoca della ricostruzione, dopo avere raggiunto un non facile equilibrio politico, la città rafforzò la propria autonomia : imponeva tasse al contado, istituiva un camerlengo, disponeva di zecca e di esercito. Nel secolo XIV era considerata dopo Napoli la più importante città del regno angioino, le industrie e i commerci erano adeguatamente sostenuti  dalla ricca oligarchia artigiana e mercantile , la quale tuttavia dovette  subire la ribellione del popolo capeggiata da Lalle Camponeschi.
Le agitazioni di classe si intersecarono con i dissidi della casa angioina  con la rivalità tra Angioini e Durazzaschi.
Questi avvenimenti di natura politica, unitamente al terremoto del 1461 e alla peste nel 1477, sfinirono la città che aprì le porte agli Aragonesi vincitori sugli Angioini, sostenuti dagli stessi Aquilani.
Ribellatasi nuovamente durante la congiura dei baroni (1485-86), si appoggiò al papato; ma dopo solo un anno Alfonso d’Aragona vi riaffermò il suo dominio.
L’aquila seguì le vicende del Regno di Napoli durante le lotte tra Francia e Spagna per il predominio in Italia.
Un’altra sollevazione popolare veniva soffocata nel 1529 dal principe d’Orange e viceré di Napoli  che saccheggiò la città, perseguì gli abitanti, impose forti tasse e si fece costruire il noto castello.
Sconvolta dai terremoti del 1646 e del 1703, riedificata nel corso del secolo XVIII ebbe un periodo di relativo benessere  con i Borboni, insorse nel 1799 contro i Francesi ma ebbe la peggio e fu saccheggiata .
Restaurato  il governo borbonico, prese parte ai moti insurrezionali (1831,1833,1848) fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860.

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