L’AQUILA
La fondazione della città
avvenne nel 1254 contro i feudatari imperiali con l’appoggio di Alessandro IV
che la riconobbe comune in statu libertatis e vi trasferì (1257) la sede
vescovile di Forcona , contribuendo a
dare alla città un orientamento guelfo.
Per questa colorazione politica, Manfredi stabilì nel 1259 di farla
distruggere. Passati quasi sei anni Carlo d’Angiò, chiamato in Italia da Urbano IV per contrastare Manfredi,
ricostruì l’abitato cingendolo di mura. Nel 1294 la città divenuta centro
fiorente , ospitò Carlo II d’Angiò in occasione della solenne
incoronazione di Celestino V, avvenuta
nella chiesa di S. Maria di Collemaggio. Dall’epoca della ricostruzione, dopo
avere raggiunto un non facile equilibrio politico, la città rafforzò la propria
autonomia : imponeva tasse al contado, istituiva un camerlengo, disponeva di
zecca e di esercito. Nel secolo XIV era considerata dopo Napoli la più
importante città del regno angioino, le industrie e i commerci erano
adeguatamente sostenuti dalla ricca
oligarchia artigiana e mercantile , la quale tuttavia dovette subire la ribellione del popolo capeggiata da
Lalle Camponeschi.
Le agitazioni di classe si
intersecarono con i dissidi della casa angioina
con la rivalità tra Angioini e Durazzaschi.
Questi avvenimenti di natura
politica, unitamente al terremoto del 1461 e alla peste nel 1477, sfinirono la
città che aprì le porte agli Aragonesi vincitori sugli Angioini, sostenuti
dagli stessi Aquilani.
Ribellatasi nuovamente durante
la congiura dei baroni (1485-86), si appoggiò al papato; ma dopo solo un anno
Alfonso d’Aragona vi riaffermò il suo dominio.
L’aquila seguì le vicende del
Regno di Napoli durante le lotte tra Francia e Spagna per il predominio in
Italia.
Un’altra sollevazione popolare
veniva soffocata nel 1529 dal principe d’Orange e viceré di Napoli che saccheggiò la città, perseguì gli
abitanti, impose forti tasse e si fece costruire il noto castello.
Sconvolta dai terremoti del
1646 e del 1703, riedificata nel corso del secolo XVIII ebbe un periodo di
relativo benessere con i Borboni,
insorse nel 1799 contro i Francesi ma ebbe la peggio e fu saccheggiata .
Restaurato il governo borbonico, prese parte ai moti
insurrezionali (1831,1833,1848) fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860.
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