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giovedì 8 novembre 2012

Abruzzo


ABRUZZO o ABRUZZI

L’Abruzzo sede di numerose popolazioni  di stirpe Italica (Sabini,Vestini , Marsi, Peligni, Marucini, Frentani e Sanniti), entrò nell’orbita romana fin dalla seconda guerra sannitica (304 a.C.).
 Se da un lato l’influenza di Roma stimolò un certo progresso economico, demografico e delle vie di comunicazione , dall’altro l’avidità della grande aristocrazia militare e senatoriale scatenò la reazione delle popolazioni che, guidate dai Marsi e riunite in una federazione con capitale Corfino, insorsero nella guerra sociale (90-88 a.C.) .
 Ottenuta la cittadinanza romana, la regione fu incorporata in un organica unità amministrativa all’inizio dell’impero quando Augusto, divisa l’Italia in undici regioni, comprese quasi interamente l’attuale Abruzzo nella IV di esse, chiamata d’apprima Sabina Samnium e poi provincia Valeria.
Devastato e conquistato dai Longobardi (sec.VI), l’Abruzzo fu aggregato al Ducato di Spoleto e passò quindi col ducato stesso  sotto la dominazione franca , che, pur lasciando sostanzialmente immutata la situazione , l’organizzò in comitato  autonomo, la Marsica con capitale Celano.
La regione venne popi lentamente penetrata dai Normanni  (dal 1140) , che si videro infine riconosciuta la conquista da papa Adriano IV  (trattato di Benevento , 1156)  Ai Normanni seguirono ben presto  (1194)  gli Svevi e con esso l’Abruzzo  posto al confine tra i loro territori e quelli della chiesa , acquistò importanza  strategica nelle lotte tra impero e papato ; sul suo territorio, percorso da eserciti di ogni sorta , si decise ( Tagliacozzo, 1268) la sorte degli svevi  e l’Abruzzo passò  con tutta l’Italia meridionale , agli Angiò cui seguirono poi i Durazzeschi e Aragonesi .
Sotto il dominio spagnolo risentì della generale decadenza  e prese parte alla rivolta di Masaniello (1647) . Passato infine ai Borboni  (1734) , dopo un breve dominio Austriaco  (1707-34), fu  diviso in tre province (i tre Abruzzi)  denominate rispettivamente  Ulteriore (Teramo), Ulteriore II (L’Aquila) e Citeriore (Chieti) .
Sotto il governo borbonico  l’Abruzzo rimase  salvo il breve periodo napoleonico  e della Repubblica Partenopea , fino al 1860 quando venne unito all’Italia con il resto del Regno di Napoli.

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