geronimo

mercoledì 1 settembre 2010

UMILTA'

CHI SI ESALTA SARA’ UMILIATO; E CHI SI UMILIA SARA’ ESALTATO

Il Vangelo di Luca, oggi, inizia con un gioco di sguardi incrociati durante lo svolgimento di un banchetto. La gente guarda Gesù curiosa di vedere quel che farà e che cosa dirà, ma anche Gesù osserva la gente invitata al banchetto cogliendo nel gesto di occupare i posti a tavola , un atteggiamento di vita da correggere. E’ così che Gesù ci fa riscoprire la bellezza dell’umiltà come atteggiamento profondo che ci libera dall’individualismo. Saremo pertanto beati, non solo se viviamo come suggerisce Dio, bensì perché vivere è soprattutto donare.
Ancora di più saremo beati, perché sentiremo che c’è maggiore felicità nel dare che nel ricevere .
Siamo chiamati a diventare comunità dei credenti in Cristo destinati ad essere esempio e stimolo di attenzione per gli ultimi, nonché di libertà dall’ansia di ricchezza, attraverso un dialogo continuo e costruttivo.
Il Signore trasformerà pertanto, la nostra vita, facendo di noi “ dei giusti portati alla perfezione” che non cercano il contraccambio, ma che colmano il vuoto profondo del cuore.

Giusepe Lipari



Commento:

Dopo una pausa avuta nel mese di Agosto, causa ferie, sono a riscrivere un commento dalla liturgia della domenica 29 agosto 2010 (XXII domenica del tempo ordinario) tratto dalla presentazione di Giuseppe Lipari. Quanto sopra scritto ci fa capire come l’essere cristiani al mondo di oggi sembra quasi impossibile, in un mondo dove tutti vogliono apparire , dove tutti vogliono primeggiare , dove la carriera lavorativa diventa la cosa più importante; tutti quanto noi ci dimentichiamo cosa voglia dire l’umiltà , la solidarietà e l’aiuto reciproco.
Nel vangelo indicato Gesù con la parabola sui posti a tavola, non da regole di galateo, ma esorta alla vera umiltà e a un amore privo di calcoli.
Troppe persone sono convinte di essere depositari di verità, dando giudizi impropri su tutto e tutti tralasciando una verità fondamentale quella che ci insegna Gesù nel Vangelo. Bisogna comprendere, come indicato nel vangelo della domenica precedente, sempre meglio il significato della porta stretta evocata dal Vangelo. Il problema della salvezza non è cosa di poco conto, per raggiungerla bisogna avere vissuto una vita di fede e di amore.
Per l’ennesima volta , Gesù ci indica la strada maestra.

Evy

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