STORIA DELLA LOMBARDIA
Preistoria
La presenza di industrie arcaiche
è molto scarsa nella regione. Industrie su scheggia riferite al paleolitico
inferiore sono state raccolte a Monte Netto (Brescia) e a Monte Rotondo
(Brescia) e vengono riferite, la prima a una fase avanzata del Riis, le altre
genericamente al penultimo Glaciale. A sporadici materiali del paleolitico
medio e superiore trovati in grotte (Buco del piombo, Erba; Buco del Corno in
Val Cavallina, Bergamo) si
contrappongono i numerosi resti, dal Neo Eneolitico alla età del bronzo, di
insediamenti palafitticoli sulle rive di numerosi laghi della regione e anche
villaggi all’aperto. La ceramica nero lucida della Lagozza di Besnate (Varese)
da nome a una cultura che dal Neolitico continua nell’età del Rame anche in
altre zone. All’Eneolitico appartengono palafitte del Varesotto e del Com’asco,
villaggi all’aperto del cremonese, i sepolcreti di Fontanella di Casalromano
(Mantova) e di Ramedello Sotto ( Brescia) , in cui appare anche il bicchiere campaniforme.
Nell’età del bronzo più antico (intorno al 2000 a . C.) continuò la vita sulle palafitte (tra le più
recenti quelle di Peschiera sul Garda) o in abitati capannicoli (Gottolengo e
Monte Lonato nel bresciano) e si sviluppò la cultura detta di Polada (da un
villaggio lacustre sul Garda) con grossolana ceramica non decorata; nelle fasi
più recenti comparvero industrie terramaricole (terramare arginata di Bellanda
nel mantovano ) e le urne ornate dei primi sepolcreti a cremazione (Canegrate)
. La fioritura della regione continuò nella prima età del Ferro soprattutto nel
Com’asco e nella zona del Ticino con la cultura di Golasecca e della Cà Morta.
Dell’età del ferro sembra anche la maggior parte delle incisioni rupestri della
Val Camitica, con figurazioni umane e animali, in gran parte di carattere
religioso ( altre sono in Valtellina, specie a Grosso); le più antiche possono
risalire all’età del bronzo o anche Neolitico; molte sembrano essere però gia
in età storica, ispirate come sembra alla cultura Gallica altre romane o ancora
posteriori.
Storia
In età storica la Lombardia fu abitata da
popolazioni Celtiche ( i Celti erano antichi popoli appartenenti a
un gruppo linguistico omogeneo, occupante una vasta area dell’Europa
continentale, dalla Galizia e dall’Irlanda ai balcani con propaggini in Asia
minore. Erano anche chiamati Galati
, dai Greci, e Galli dai Romani . La
zona dove si irradiarono sembra potersi circoscrivere nella Germania
meridionale); i Galli o Celtizzate,
come pure gli Orobi (popolazione preromana dell’Italia
settentrionale probabilmente di origine Gallica. Le fonti antiche attribuiscono
agli Orobi l’origine di Como e di bergamo)
che si erano stabiliti nella fascia prealpina. Tra tutte predominò
la stirpe degli Insubri , stanziati nella zona centrale, dai quali
derivò il nome di Insubria, con cui era designata nell’antichità.
Quando i Boi ( antico popolo celtico
stanziato nell’odierna Boemia) Insubri (antico
popolo Gallico immigrato nella Transpadana nel secolo V a. C. ) e altri Galli compirono un incursione oltre
Appennino (225 a .
C. ) in Etruria, Attilio regolo inflisse loro, a telamone, una sconfitta così
grave che non riuscirono a difendere il loro territorio dalla penetrazione
delle legioni romane. Esse avanzarono tra il fiume Oglio e forzato il passaggio
dell’Adda, sconfissero gli Insubri presso Milano (22 a . C. ) , la loro capitale.
I romani si impossessarono dell’Italia settentrionale, per stabilirvi alcune
colonie tra cui quella di Cremona (218 a . C. ) . All’arrivo di Annibale, nello
stesso anno, la zona dovette essere abbandonate i Galli parteggiarono per i
Cartaginesi ripresero la loro indipendenza. Risottomessi nel 191 a . C., furono romanizzati
rapidamente. Le bonifiche e le centuriazioni dell’agro, il quale con le suddivisioni
perpendicolari caratterizza ancora le
campagne lombarde, trasformarono terreni incolti e paludosi in fertili campi.
L’invasione dei Cimbri ( 101 a . C. , antica popolazionedi stirpe
germanica, sconfitti a Vercelli da Gaio Mario, presso i campi Riudii) non
scosse la fedeltà degli abitanti, ai quali, dopo la guerra sociale (90-82 a . C. ) fu concesso lo ius
Latii. Tra l’82 e il 75 a .
C. la valle padana fu ordinata in un'unica provincia, la Gallia Cisalpina. La conquista
della zona montana fu più tarda e venne conclusa all’epoca di Augusto.
Nei secoli III e IV d. C. Milano,
per il suo valore strategico nelle guerre contro i barbari, divenne sede
imperiale. Accomunata alle sorti dell’impero durante le invasioni dei popoli
germanici, fu devastata da numerosi passaggi, finchè i Longobardi ( popolo di stirpe
germanica appartenente al gruppo marco
marcomanno-svevo. Il nome originale dei Longobardi
è Winnili , migrarono dalla scandinavia) vi si stanziarono più
stabilmente ( secolo VI.VIII). Cominciò allora ad esserechiamata Longobardia , tutto il territorio
occupato da loro, per distinguerlo da quello rimasto ai Bizantini ( Romania) .
Più tardi la denominazione si restrinse : nel 888 la marca di Lombardia (divisa
in contee) comprendeva la zona tra le linee del Ticino- Trebbia, del
Mincio-Panaro, dalle Alpi e degli Appennini, per poi (secolo 950) limitarsi
verso il Po’ e verso ovest all’Oglio.
Dopo un periodo di lotte tra
feudatari e vescovi, tra imperatori e pontefici, nei centri abitati cominciò ad
emergere l’elemento cittadino , che liberatosi della tutela vescovile, creò i
comuni già dal secolo XI . Primeggiarono Milano, Pavia, Lodi, Crema, Cremona,
Como, Bergamo, Brescia. Quando a cominciare dalla seconda metà del secolo XIII, si
costruirono le signorie, la regione divenne politicamente meno frazionata.
Verso oriente, penetrò in Lombardia la conquista degli Scaligeri (secolo XIV) , mentre da Milano si allargava quella dei
Visconti, fino a comprendere tutta la regione, meno Mantova . Con Gian Galeazzo
(1378-1402) il dominio Visconteo raggiunse la massima estensione con vasti
territori anche fuori dalla Lombardia. Alla morte di Gian Galeazzo andarono
staccandosi le parti periferiche, alcune delle quali, lombarde come Brescia e Bergamo,
furono sottomesse da Venezia (1433) , che nel secolo XVI raggiunse anche Cremona e la Ghiara o Gera D’ Adda.
Nello stesso secolo Bellinzona e il Ticino passarono agli Svizzeri, la
Valtellina ai Grigioni
. mentre la parte soggetta a Venezia non conobbe la dominazione straniera fino
alla pace di Campoformido (1797), la parte ovest dell’Adda subì il dominio
spagnolo dal 1535 e austriaco dal 1714.
Nello stesso anno furono ceduti i territori al di là del Ticino ai Savoia, ma
fu acquistato il mantovano. I confini amministrativi della Lombardia corrisposero a quelli attuali
durante il risorgimento, allora fece parte del Lombardo Veneto, è storia
d’Italia per la sua funzione di primaria importanza. Liberata nel 1859, fu tra
le prime regioni che composero il regno d’Italia
Storia della Lega Lombarda:
Lega: nome di due alleanze antimperiali tra vari comuni dell’Italia
settentrionale.
La prima si costituì contro federico Barbarossa, che nella Dieta di
Roncaglia (1158) riordinando l’amministrazione, in Italia, aveva ristabilito
tutti i tradizionali diritti imperiali a scapito delle libertà comunali. Così
nel monastero di Pontida, presso Bergamo il 7 aprile 1167 avvenne il giuramento
dei comuni di Bergamo, Brescia, mantova, Cremona e Milano ai quali, nel
dicembre si unirono Venezia, Verona, Padova,
Vicenza,TREVISO,Ferrara,Lodi,Piacenza. Parma. Modena, Bologna , mentre Pavia e
Como rimasero fedeli all’imperatore. La
Lega ottenne la protezione di papa Alessandro III, a cui fu
dedicata una città di Alessandria, fondata nel 1168 dagli aderenti alla Lega.
Il Barbarossa nel 1174 discese in Italia per la quinta volta e pose l’assedio
ad Alessandria che venne liberata dall’esercito della Lega il 29 maggio del
1176, poi , nella battaglia di Legnano l’imperatore riconosceva la Lega e permetteva che i
comuni eleggessero i propri magistrati, che avrebbero ricevuto poi
l’investitura dall’imperatore.
Nel 1226 si costituì la seconda lega Lombarda contro
l’imperatore Federico II , il quale, vinse la battaglia di Cortenuova (1237) .
ma dopo che papa Gregorio IX ebbe aderito alla Lega l’esercito imperiale venne
a sua volta sconfitto a Parma (1248) e a Fossalta (1249). La lotta finì per la
sopravvenuta morte di Federico II (1250)
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