LIGURIA
Preistoria
Le piu antiche testimonianze
della presenza umana nell’attuale Liguria provengono dalla grotta del principe
ai Balzi Rossi di Grimaldi, vicino a
Mentone , dove, nel corso di scavi condotti dal museo di Antropologia preistorica
di Monaco , sono state rinvenute industrie dell’Archeuleano superiore associate
a faune costituite da cervo, stambecco , ippopotamo , orso, lupo e renna.
Dagli stessi livelli
proviene un frammento di osso iliaco
umano , attribuito a Hommo erectus, al
quale datazioni assolute col metodo uranio torio attribuiscono un’età
superiore a 230.000 anni.. L’industria
litica e questo resto umano sono stati riferiti al Riss II, in epoca
compresa tra 240.000 e 280.000 anni circa. Si conoscono in Liguria poche altre
segnalazioni di industrie così antiche, mentre è assai meglio rappresentato il
Paleolitico medio.
Industrie musteriane sono
presenti sulle spiagge tirreniane della
grotta della Madonna dell’Arma di Taggia
(Sanremo) , del Baousso da Torre (Balzi Rossi)
e della Barma Grande , mentre alle prime fasi fasi del Wurm sono riferiti i complessi
litici rinvenuti alla Barma Grande, nei
livelli superiori della gia citata
grotta del Principe, nella grotta delle
Fate (Savona) e nella grotta di Santa Lucia
a Tirano ; industrie musteriane
provengono anche dal riparo Mochi
e dall’Arma delle Manie (Finale Ligure)
e, attribuite a fasi più recenti , dal riparo Bomprini e dal sito di San Francesco (Sanremo) .
Fasi arcaiche del paleolitico superiore (Protaurignaziano) sono note al
riparo Mocchi, mentre più frequenti sono i livelli aurignaziani in diverse
grotte dei Balzi rossi, da alcune delle
quali (Grotte dei Fanciulli) provengono sepolture attribuite dubitativamente a questi livelli o a quelli successivi . Industrie
gravettiane si sovrappongono al riparo Mocchi e alla grotta dei Fanciulli,
ai livelli aurignaziani; esse sono, a loro volta, seguite da complessi di varie
fasi dell’Epigravettiano, in particolare , oltre alle grotte citate, alla
grotta delle Arene Candide (Savona) , all’Arma dello Stefanin e all’Arma di
Nasino. Manifestazioni artistiche ( un cavallo inciso nella grotta del
Caviglione, alcuni ciottoli dipinti dalle Arene Candide ) sono riferibili a questo periodo , mentre
nobn è nota la provenienza stratigrafica di circa 15 statuette femminili ,
scolpite in steatite e rinvenute alla Barma Grande. Una sepoltura con eccezionale corredo,
cosiddetta del Principe, è stata rinvenuta da L. Cardini nei livelli
dell’Epigravettiano antico delle Arene candide, mentre nella stessa grotta ,
quindici sepolture , i cui inumati sono
spesso forniti di corredo( industria,
macine e pestelli di pietra) e di acconciature
( mantelline ricavate da code di scoiattolo) , sono attribuite ai
livelli dell’Epigravettiano finale e costituiscono una delle più antiche
necropoli paleolitiche. Resti del Neolitico provengono specialmente dalle
numerose cavità del retroterra di Finale Ligure. A questo periodo appartengono
alcune delle statue stele della Lunigiana (altre si datano fino all’età del
ferro). Nel corso dell’Età del Bronzo compaiono gli insediamenti su altura,
alcuni dei quali (Zignago, Castellano dell’Uscio) sono stati esplorati
sistematicamente . All’Età del Ferro appartiene l’importante necropoli di Chiavari.
Storia
All’inizio dell’epoca storica i Ligyes
o Ligures occupavano una
vasta zona estendentesi dalla Francia
meridionale ai corsi del Serchio, del Po e del Ticino, lungo tutto l’arco
dell’Appennino settentrionale fino al mar Tirreno e sui due versanti delle Alpi
Occidentali. Venuti in contatto con gli
Etruschi, Fenici e Greci, nel secolo III a. C. si divisero in due blocchi: i Genuates
si allearono con Roma, mentre le tribù della Riviera di ponente si schiararono
con Cartagine; l’occupazione di
Clastidium (oggi Casteggio) presso Voghera (197 a . C. ) , la
sottomissione dei Liguri Friniati (187-180 a .C.) , le spedizioni contro gli
Ingauni, i Liguri Stazielli (173 a . C. ) , i Valeati gli Oxobii e
altre tribù ribelli, le costruzioni
delle grandi vie Postumia, Aemilia Scauri e Iulia Augusta furono le
principali tappe della colonizzazione
romana della regione che, con parte del Piemonte , ebbe il nono posto
nell’ordinamento augosteo e nell’89 a. C. ottenne la cittadinanza romana.
Centri principali erano Genova, Vado, Portofino, Sestri levante, Ventimiglia,
Alberga e Luni. Dopo la caduta dell’impero romano , nel 538 d. C. la Liguria divenne provincia
bizantina (provincia marittima Italorum) e subì poi invasioni da parte degli Eruli e dei Goti . Nel 643 fu
sottomessa dai Longobardi di Rotari e frequenti si fecero lungo le coste liguri
le scorrerie dei Saraceni e dei Normanni . Verso la metà del secolo X
Berengario II suddivise la
Liguria nelle tre marche dell’Obertenga ( a Est) , dell’Aleramica (al centro) e dell’
Arduinica (a ovest) , che nei due secoli seguenti si frazionarono a loro volta
in un gran numero di feudi più o meno estesi. In età comunale risorsero i
grandi centri costieri, prima fra tutti Genova; questa, nel tentativo di
sottomettere tutto il retroterra e le due riviere, riuscì a stabilire propri
capisaldi a Taggia e a Sanremo (979) , a Portovenere (11139 A Ventimiglia (1140) , a Porto Maurizio
(1184), a Diano (1195); nel 1256 si piegarono anche Lerici e Trebbiano, nel
1279 Oneglia e più tardi Sarzana e Pietrasanta. Nel 1284 la “ superba” Genova
sconfisse alla Meloria la flotta Pisana. La lotta per la supremazia non fu però
facile: i centri della riviera di Ponente si allearono infatti contro Genova
prima con Federico II di Svevia e poi con Carlo d’Angiò. Nel 1313 le rivalità
tra guelfi e ghibellini portarono alla lotta civile all’interno di Genova; i
ghibellini espulsi dalla città (1317) , si ritirarono a Savona e organizzare
l’opposizione , trovando alleate Alberga, Lerici, Chiavari e Finale, e la lotta
fra le due frazioni continuò con sorti alterne fino al 1528; nel frattempo a
Genova , dopo l’istituzione del dogato(1339) , si susseguirono le dominazioni di
Giovanni Visconti ( 1353), di Carlo VI di Francia (1396), del marchese del
Monferrato e poi di nuovo dei Visconti (1421) e dei francesi e si inasprì
la rivalità con Venezia. Nel 1528 ,
infine, Genova trionfò su Savona e la Liguria trovò la sua quasi completa unità sotto
l’energica dittatura di Andrea Doria (1528-60) . Attaccata nel 1648 dai
Francesi e occupata nel 1746 dagli Austriaci (cacciati dalla rivolta popolare
di Balilla), nel 1797, con la rivoluzione francese, la repubblica di Genova
scomparve e venne creata la Repubblica
Ligure che nel 1805 fu aggregata all’impero francese e divisa
nei dipartimenti di Montenotte (con capoluogo Savona), di Genova e degli Appennini (con capoluogo Chiavari) . Nel 1815
il congresso di Vienna decise che la
Liguria con il nome di Ducato di Genova, fosse annessa al
Regno Sabaudo. Grande parte ebbe infine il popolo ligure nel movimento
risorgimentale e nella Resistenza al nazifascismo.
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