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lunedì 12 marzo 2018

L'idea della Giustizia 6


Nel Giappone del VII secolo d.C. il principe Shotoku emanò, la cosiddetta Costituzione dei diciassette articoli (604 d.C.) nella quale si affermava che : “ Le decisioni in merito a questioni importanti non dovrebbero essere lasciate a una sola persona, bensì discusse tra molti”.
Già in quell’epoca si era capito l’importanza della discussione fra tutti contro l’imposizione di pochi. Ecco perché oggi giorno diviene importante, per la democrazia, che le decisioni riguardanti il bene comune siano prese dal popolo dopo ampia discussione (attraverso referendum) e non lasciarle in mano solo ai nostri rappresentanti.

Nel XVI secolo Akbar, il grande imperatore Moghul, formulava le sue dichiarazioni sulla necessità della tolleranza religiosa e politica in India, e quando era impegnato a organizzare incontri tra esponenti di fedi diverse ( indù, musulmani, cristiani, parsi, janisti, ebrei e persino atei), in Europa l’inquisizione era ancora molto attiva. Nel  1600 a Roma, Giordano Bruno fu arso vivo per eresia, proprio mentre Akbar predicava la tolleranza e la necessità di dialogare oltre i confini delle religioni   e delle etnie.
Ecco perché la democrazia, o perlomeno alcune sue forme, non sono appannaggio dell’occidente ma venivano cercate nei vari paesi del mondo, salvo poi perderle per la sete di potere di pochi.
E’ dalla storia che ci viene un grande insegnamento di come ricercare la democrazia, la tolleranza e la nostra libertà.


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