L’idea
della Giustizia:
Nella
sua ampia e acuta ricognizione dei vari approcci all’idea di giustizia, Amartya
Sen (premio nobel per l’Economia) muove una critica al filone di pensiero
illuminista che pone al centro della riflessione politica un “contratto sociale”
e la cui massima ambizione è definire il modo e i contenuti di accordi
perfettamente giusti, anziché chiarire come le diverse pratiche di giustizia
debbano essere confrontare e valutate. A questa prospettiva, Sen contrappone la
propria idea di giustizia, che prende le mosse dall’altro filone della
tradizione illuminista: si tratta non di definire una volta per tutte, anche
solo in astratto, che cosa debba essere considerato “giusto”, ma di scegliere
una via comparativa tra valutazioni alternative e argomentazioni concorrenti.
Solo
aprendoci a tale pluralità di voci, infatti, potremo guardare su scala globale
alle ingiustizie che possono venire eliminate o ridotte, senza ricadere in
gretti localismi o in sterili chiusure mentali.
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