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martedì 2 ottobre 2012

Umbria


UMBRIA

Preistoria:
Diversi materiali sporadici  riferibili al Paleolitico inferiore (Acheuleano) sono noti da raccolte di superficie effettuate , soprattutto  in provincia di Perugina, tra la fine del secolo XIX e i primi decenni del XX.
Bifacciali acheuleani  e industrie musteriane sono stati rinvenuti nei dintorni di Abeto di Norcia (Perugina) e di Orvieto.
Un complesso del Paleolitico superiore finale è presente in strato nella grotta di Tane e del Diavolo, vicino a Parrano (Terni). La cosiddetta “ Venere del Trasimeno” , costituita da un piccolo frammento di steatite  di poco meno di 4 cm. E stilisticamente attribuita al Paleolitico superiore, è un rinvenimento di superficie fuori contesto stratigrafico. Più abbondanti sono i resti Neolitici e dell’Età dei Metalli . Ampie le testimonianze della fine dell’Età del Bronzo e della prima Età del Ferro , sia da necropoli (Panicarola, Monteleone di Spoleto, Cascata delle Marmore) sia da ricchi ripostigli (Gualdo Tadino, Piediluco) . La grande necropoli delle Acciaierie di Terni ha tombe prima a cremazione poi a inumazione dal secolo X all’VIII-VII a.C.; resti di un abitato e di una necropoli, che sembra arrivare ai secoli V-IV a. C. , sono stati trovati negli scavi di Colfiorito di Foligno, corrispondente al centro antico di Plestia.
Storia:
In età storica fu abitata da Etruschi e da Umbri divisi dal Tevere. Durante la III guerra Sannitica partecipò alla Lega Italica e fu occupata da Roma in seguito alla sconfitta di Sentino (295 a.C.). Colonizzata e valorizzata da importanti arterie, divenne presto fedele a Roma. Percorsa e devastata da orde direttea Roma specialmente  durante la guerra greco-gotica 8secolo VI), con l’invasione Longobarda, tranne un lembo rimasto ai Bizantini e un altro passato pio ai marchesi di Toscana, formò il Ducato di Spoleto che, sorto attorno al 570, divenne uno dei più potenti con vita spesso autonoma. Esso gravitò verso Roma e si ingerì nelle vicende del papato, talvolta dominandolo, talaltra subendone la potenza, finché ebbe la peggio: il duca Alboino dovette giurare fedeltà al papa e a Pipino, re dei Franchi. Da allora i duchi furono spesso ridotti a funzionari imperiali. Nelle contese tra Chiesa e Impero le città umbre si ressero con ordinamenti propri e per godere maggiore autonomia parteggiarono per i papi che assecondarono lo sviluppo dei comuni.
Innocenzo III rivendicò il possesso della regione (1198) e il duca di Spoleto fu sostituito da un rettore. Le autonomie, nonostante le lotte, favorirono lo sviluppo di molti centri, floridi di artigianati e di commerci, vivi di cultura, arte e fervore religioso. Tra tutti primeggiò Perugina, che nel secolo XIII aprì un’università. La chiesa, incapace di imporsi, si accontentava di una sudditanza formale.
Ai comuni si sostituirono  le signorie, ma nessuna ebbe la capacità di unificare la regione. Alla fine Paolo III impose un governo diretto, sopprimendo le autonomie (metà del secolo XVI) Da allora la vita umbra decadde. Napoleone la incluse, prima nella repubblica romana (1798), poi nell’Impero francese (1808) come dipartimento del Trasimeno . Restituita alla chiesa  nel 1814, partecipò ai moti risorgimentali  del 1831, del 1848 e del 1859, quando la rivolta di perugina fu sanguinosamente repressa . Nel 1860 attraversata dall’esercito sardo  in marcia verso il regno borbonico , chiese ed ottenne l’annessione all’Italia con un plebiscito.

Umbri:
Antica popolazione dell’Italia centrale costituente , con Oschi e Sabelli, un gruppo distinto da quello dei Latini . In epoca antica occuparono probabilmente un territorio più vasto , che fu ridotto però dall’avanzata di Sabini da S. Galli da nord ed Etruschi da Est.
Alcuni studiosi li dicono provenienti dalle Alpi orientali e importatori in Italia della civiltà villanoviana; altri li dicono indigeni spinti verso le sedi montuose e impervie dell’Appennino interno dai villanoviani . Entrati in rapporto con Roma all’inizio del secolo IV a.C., stipularono con essa vari trattati di alleanza; più tardi si coalizzarono con Etruschi,Sabini e Galli contro i Romani ma, sconfitti a Sentino (295), entrarono con le loro città, Camars (Camerino) e Iguvum (Gubbio) , nell’alleanza  romana , mentre Roma si annetteva un altro loro territorio attorno a Spoleto  e a Fulginiae (oggi Foligno) . Successivamente rimaserofedeli a Roma. Della lingua degli Umbrirestano testimonianze le Tabulae Iguvinae.


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