UMBRIA
Preistoria:
Diversi materiali sporadici riferibili al Paleolitico inferiore
(Acheuleano) sono noti da raccolte di superficie effettuate , soprattutto in provincia di Perugina, tra la fine del
secolo XIX e i primi decenni del XX.
Bifacciali acheuleani e industrie musteriane sono stati rinvenuti
nei dintorni di Abeto di Norcia (Perugina) e di Orvieto.
Un complesso del Paleolitico
superiore finale è presente in strato nella grotta di Tane e del Diavolo,
vicino a Parrano (Terni). La cosiddetta “ Venere del Trasimeno” , costituita da
un piccolo frammento di steatite di poco
meno di 4 cm .
E stilisticamente attribuita al Paleolitico superiore, è un rinvenimento di
superficie fuori contesto stratigrafico. Più abbondanti sono i resti Neolitici
e dell’Età dei Metalli . Ampie le testimonianze della fine dell’Età del Bronzo
e della prima Età del Ferro , sia da necropoli (Panicarola, Monteleone di
Spoleto, Cascata delle Marmore) sia da ricchi ripostigli (Gualdo Tadino,
Piediluco) . La grande necropoli delle Acciaierie di Terni ha tombe prima a
cremazione poi a inumazione dal secolo X all’VIII-VII a.C.; resti di un abitato
e di una necropoli, che sembra arrivare ai secoli V-IV a. C. , sono stati
trovati negli scavi di Colfiorito di Foligno, corrispondente al centro antico di Plestia.
Storia:
In età storica fu abitata da
Etruschi e da Umbri divisi dal Tevere. Durante la III guerra Sannitica partecipò
alla Lega Italica e fu occupata da Roma in seguito alla sconfitta di Sentino (295 a .C.). Colonizzata e
valorizzata da importanti arterie, divenne presto fedele a Roma. Percorsa e
devastata da orde direttea Roma specialmente
durante la guerra greco-gotica 8secolo VI), con l’invasione Longobarda,
tranne un lembo rimasto ai Bizantini e un altro passato pio ai marchesi di
Toscana, formò il Ducato di Spoleto che, sorto attorno al 570, divenne uno dei
più potenti con vita spesso autonoma. Esso gravitò verso Roma e si ingerì nelle
vicende del papato, talvolta dominandolo, talaltra subendone la potenza, finché
ebbe la peggio: il duca Alboino dovette giurare fedeltà al papa e a Pipino, re
dei Franchi. Da allora i duchi furono spesso ridotti a funzionari imperiali.
Nelle contese tra Chiesa e Impero le città umbre si ressero con ordinamenti
propri e per godere maggiore autonomia parteggiarono per i papi che
assecondarono lo sviluppo dei comuni.
Innocenzo III rivendicò il
possesso della regione (1198) e il duca di Spoleto fu sostituito da un rettore.
Le autonomie, nonostante le lotte, favorirono lo sviluppo di molti centri,
floridi di artigianati e di commerci, vivi di cultura, arte e fervore
religioso. Tra tutti primeggiò Perugina, che nel secolo XIII aprì
un’università. La chiesa, incapace di imporsi, si accontentava di una
sudditanza formale.
Ai comuni si sostituirono le signorie, ma nessuna ebbe la capacità di
unificare la regione. Alla fine Paolo III impose un governo diretto,
sopprimendo le autonomie (metà del secolo XVI) Da allora la vita umbra decadde.
Napoleone la incluse, prima nella repubblica romana (1798), poi nell’Impero
francese (1808) come dipartimento del Trasimeno . Restituita alla chiesa nel 1814, partecipò ai moti
risorgimentali del 1831, del 1848 e del
1859, quando la rivolta di perugina fu sanguinosamente repressa . Nel 1860
attraversata dall’esercito sardo in
marcia verso il regno borbonico , chiese ed ottenne l’annessione all’Italia con
un plebiscito.
Umbri:
Antica popolazione dell’Italia centrale costituente , con Oschi e
Sabelli, un gruppo distinto da quello dei Latini . In epoca antica occuparono
probabilmente un territorio più vasto , che fu ridotto però dall’avanzata di
Sabini da S. Galli da nord ed Etruschi da Est.
Alcuni studiosi li dicono provenienti dalle Alpi orientali e
importatori in Italia della civiltà villanoviana; altri li dicono indigeni spinti
verso le sedi montuose e impervie dell’Appennino interno dai villanoviani .
Entrati in rapporto con Roma all’inizio del secolo IV a.C., stipularono con
essa vari trattati di alleanza; più tardi si coalizzarono con Etruschi,Sabini e
Galli contro i Romani ma, sconfitti a Sentino (295), entrarono con le loro
città, Camars (Camerino) e Iguvum (Gubbio) , nell’alleanza romana , mentre Roma si annetteva un altro
loro territorio attorno a Spoleto e a
Fulginiae (oggi Foligno) . Successivamente rimaserofedeli a Roma. Della lingua
degli Umbrirestano testimonianze le
Tabulae Iguvinae.
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