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lunedì 24 settembre 2012


BOLOGNA


Storia


Anticamente abitata da genti  ibero-liguri e poi da popolazioni protoitaliche, delle quali si rinvennero capanne da attribuirsi alla civiltà villanoviana (secolo X-IX a. C.) , Bologna divenne in seguito città Etrusca con il nome di Felsina (Velina). Invasa e distrutta dai Gali Boi (secolo IV) e successivamente conquistata dai Romani che la chiamarono Bononia  (forse dal vocabolo celtico bona, costruzione), nel 189 a.C. accolse una colonia di 3000 legionari a cui furono complessivamente distribuiti 156.000 iugeri di terreno (393 Km quadrati ca.) .
Godette inseguito di grande floridezza, grazie anche all’apertura della via Emilia (187 a. C.)  e al facile collegamento con la Flaminia. Di quest’epoca (secolo I) è stata rinvenuta un’interessante necropoli in via della Certosa . Dopo la guerra sociale (91-88) a.C.) venne trasformata in municipio; nel 43 a.C. fu sede dell’incontro tra i triunviri Antonio,Ottaviano e Lepido e, quando venne distrutta da un rovinoso incendio (53 d.C.) non tardò a risorgere opulenta non solo per l’aiuto prontamente offertole dall’imperatore Claudio, ma soprattutto per l’intatta abbondanza delle proprie risorse. Sotto i barbari fu invece gravemente impoverita al punto che, ridottasi ad un piccolo borgo, Sant’Ambrogio la poté descrivere come un cadavere di semidistrutta città. Nel periodo della dominazione bizantina dipese da Ravenna; dal 727 al 728 venne saccheggiata e parzialmente distrutta dai Longobardi, quindi occupata dai Franchi ed infine ceduta alla Chiesa che la fece amministrare da duchi.
Risorta intorno al mille , vide formalmente riconosciuta la sua autonomia comunale con il placido di Governalo (1116) , partecipò alla prima e seconda  Lega Lombarda, fu sconfitta a Cortenuova  (1237) , ma a Fossalta (1249)  vinse l’esercito imperiale e fece prigioniero re Enzo, figlio di Federico II . Furono gli anni più gloriosi  del comune, illustrato anche dalla splendida  e affollata università famosa in tutta Europa  per i suoi studi giuridici ; ma le vivacissime lotte tra i ghibellini Lambertazzi e i guelfi Geremei , conclusesi con il trionfo di quest’ultimi (1274), favorirono lo stabilirsi sulla città del potere della chiesa , che nel 1300 la fece sede di un proprio legato. Non per questo cessarono le agitazione. Ma i successivi tentativi di riscatto attraverso il dominio dei Pepoli  (1337-50)  e dei Visconti (1351-57) e  (1402-03) furono sempre effimeri  e finirono con il segnare un maggior asservimento della città al governo pontificio. Solo dal 1446 al 1506 con il consolidarsi della signoria dei Bentivoglio , Bologna ottenne il riconoscimento  di indipendenza , ma dal 1512 al 1860 fu saldamente inserita nello Stato della Chiesa , vivendo una vita mediocre  che si rifletté  anche sull’università . Centro di idee Giacobine  sin dalla fine del secolo  XVIII, nel 1793 fu sede della generosa congiura libertaria di L. Zamboni  e G.B. de Rolandis, accolse favorevolmente il governo napoleonico e nel 1796 venne creata capitale della Repubblica Cispadana. Durante la restaurazione divenne poi focolaio delle sette liberali di Romagna; nel 1831 fu capitale delle Provincie Unite e nel 1848 insorse contro gli Austriaci mettendoli in fuga nella gloriosa giornata dell’ 8  agosto .
 Unitasi al Piemonte  nel 1860, sviluppò una vita culturale  e politica singolarmente vivace che vide nell’opera del Carducci e nel movimento internazionalista di A. Costa due manifestazioni assai diverse, ma egualmente esemplari.
Nel 1944-45 durante la seconda guerra mondiale, subì terribili bombardamenti da parte degli Alleati e fu attivissimo centro della Resistenza.
Nel dopoguerra Bologna ha goduto di un’esemplare solidità economica e culturale, tanto da segnalarsi come modello di crescita urbana.

Toccata marginalmente dalle tensioni sociali dei grossi centri industriali, la città non è stata tuttavia risparmiata dalla violenza terroristica; è stata anzi teatro del più grave attentato nella storia della Repubblica: quello del 2 agosto 1980 quando una bomba, posta in una sala d’aspetto della stazione, ha provocato il crollo di un ala dell’edificio uccidendo 85 persone.

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