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lunedì 24 settembre 2012

Trento


TRENTO

Storia:

Forse fondata dai Reti (antica popolazione, Renzia, installatasi nell’alto reno e l’alto Adige) in un territorio sul quale si erano succeduti stanziamenti liguri , veneto-illirici  ed etruschi nel secolo Vi a.C. fu occupata dai Galli  Cenomani e dopo il 222 a. C. passò sotto i Romani  che le concessero i diritti latini  (89 a.C.)  e la cittadinanza romana  (49 a.C.) .
Evangelizzata da San Vigilio , subì le invasioni barbariche  e venne pressoché distrutta  durante i conflitti tra Franchi e Bavari nel secolo VIII . Staccata dal regno italico e aggregata al regno di Germania  (952)  da Ottone il Grande fu feudo vescovile (1004)  sotto Enrico II , divenendo nel 1027 centro di un principato ecclesiastico  che durante la lotta delle investiture  appoggiò costantemente  la causa imperiale.  Affidata da Federico II a Ezzellino da Romano (1236) , nel secolo successivo vide allentarsi l’effettivo potere politico dei vescovi ad opera degli Asburgo. Dopo la rivolta popolare  guidata da Rodolfo Belenzani  (1407) Trento ottenne il godimento  di libertà comunali conservate anche dopo il soffocamento della rivolta ad opera di Enrico di Rottenburg, inviato da Federico d’Austria.
Godette di particolare benessere agli inizi del secolo XVI durante il vescovato di Bernardo Cesio. Coinvolta nelle lotte provocate dalla riforma luterana e soprattutto dalla rivolta dei contadini presto soffocata (1525), divenne nel 1545 sede del concilio indetto da Paolo III , il che ne aumentò il benessere  e lo sviluppo urbanistico.
Devastata dai francesi durante la guerra di successione spagnola (1703) , presa e ripresa dalle truppe del Bonaparte tra il 1796 e il 1801, con il Trattato di Luneville (1801) il principato venne secolarizzato e Trento rimase all’Austria. Annessa alla Baviera (1806) , poi al regno Italico (1810), tornò agli Austriaci nel 1813.
Tentò invano di liberarsi del loro dominio nel 1848 e invano sperò in un favorevole esito della guerra italo austriaca del 1866.
Il movimento irredentista andò crescendo sempre più e nel 1896 la inaugurazione del movimento a Dante fornì il pretesto a un appassionata dimostrazione di italianità.
La città fu ricongiunta all’Italia nel 1918. nel periodo 1943-45 fu di fatto staccata dalla Repubblica di Salò e annessa alla Germania nazista.

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