TRIESTE
Storia:
Centro dei Galli Carni, fu
occupata dai romani intorno al 178
a . C.. Saccheggiata dagli Istri (52 a . C.) e fortificata da Augusto (33 a . C.) , fiorì sotto
Traiano.
Nel medioevo fu soggetta a
Odoacre (476-489), agli Ostrogoti (489-539) ,
ai Bizantini (539-751), ai
Longobardi (751-774) e quindi ai Franchi dal 787.
Alle dipendenze del regno
d’Italia nel corso del secolo X ed elevata a feudo vescovile da Lotario II
(948), dal 1139 cominciò a darsi liberi ordinamenti comunali che si svilupparono
col progressivo indebolirsi del potere dei vescovi finché nel 1295, fu
completamente libera.
Nonostante l’appoggio
alterno dei patriarchi di Aquileia dei conti di Gorizia e dei duchi d’Austria ,
l’espansionismo veneziano la costrinse
però a frequenti atti di sottomissione
per cui nel 1382 preferì darsi definitivamente a Leopoldo III d’Asburgo per conservare
almeno la propria autonomia
amministrativa . Da allora le sue condizioni economiche andarono
peggiorando e dopo una nuova guerra con
Venezia (1463) decadde. Rifiorì solo nel
Settecento quando Carlo IV d’Asburgo la dichiarò porto franco (1719) e Maria Teresa
le concesse immunità e franchigie , istituì una borsa di commercio e una scuola
nautica e cercò in ogni modo di
incrementare le industrie . La città divenne allora il primo emporio dell’Austria , triplicò la popolazione nel
giro di sessant’anni , si arricchì dei più begli edifici e visse il suo periodo forse più prospero.
Dopo una parentesi di
decadenza sotto i francesi , tornò
all’impero Austriaco che ne potenziò
notevolmente il porto, le industrie e le società di navigazione .
Nel 1850 ebbe uno statuto
autonomo di città provincia che conservò
fino alla prima guerra mondiale .
Passata all’Italia nel 1918 , con
l’armistizio del 1943 fu occupata dalla Germania , nel 1944 subì gravi
bombardamenti alleati e nel 1945 venne presa
con l’area circostante dagli
Iugoslavi , il ché aprì una questione di Trieste risolta definitivamente 30
anni dopo.
Tra il 30 aprile e il 1 maggio
1945 gli Iugoslavi occuparono Trieste. In seguito a fortissime pressioni degli
Alleati furono però costretti ad
abbandonare la città (9 giugno 1945). Un confine provvisorio di occupazione ,
chiamato linea Morgan dal nome del generale inglese da cui fu negoziato, lasciò
così la città in possesso degli Anglo-Americani e la maggior parte della
penisola istriana sotto controllo Iugoslavo.
Dopo lunghi contrasti si decise
poi (3 luglio 1946) che tutti i territori
a Est di una nuova linea passassero alla Iugoslavia mentre quelli a
Ovest avrebbero dovuto formare il territorio Libero di Trieste. Il trattato di
pace di Parigi (10 febbraio 1947) confermò l’esistenza di questo territorio
Libero, diviso in una zona A sotto occupazione Anglo-Americana e in una zona B sotto occupazione Iugoslava.
L’occupazione avrebbe dovuto
essere solo temporanea, finché il Consiglio di Sicurezza dell’ONU avesse
nominato un governatore neutrale con giurisdizione su tutto il territorio, ma poiché non si
raggiunse mai un accordo sulla persona da designare si protrasse in realtà per
anni.
Con il memorandum d’Intesa, poi
(5 ottobre 1954), la zona A passò sotto l’amministrazione civile italiana e la
zona B, leggermente ampliata sotto l’amministrazione iugoslava. Il 10 novembre
1975 era infine firmato il trattato di Osimo l’accordo fra Italia e Iugoslavia
per il quale la zona A veniva a cadere sotto la sovranità italiana e la zona B
sotto quella iugoslava. Con la dissoluzione della Iugoslavia (1991), è
subentrata la Slovenia
nel controllo della zona B.
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