geronimo

lunedì 24 settembre 2012

Trieste


TRIESTE

Storia:

Centro dei Galli Carni, fu occupata dai romani intorno al 178 a. C.. Saccheggiata dagli Istri (52 a. C.)   e fortificata da Augusto (33 a. C.) , fiorì sotto Traiano.
Nel medioevo fu soggetta a Odoacre (476-489), agli Ostrogoti (489-539) ,  ai Bizantini  (539-751), ai Longobardi (751-774) e quindi ai Franchi dal 787.
Alle dipendenze del regno d’Italia nel corso del secolo X ed elevata a feudo vescovile da Lotario II (948), dal 1139 cominciò a darsi liberi ordinamenti comunali che si svilupparono col progressivo indebolirsi del potere dei vescovi finché nel 1295, fu completamente libera.
Nonostante l’appoggio alterno  dei patriarchi di Aquileia  dei conti di Gorizia e dei duchi d’Austria , l’espansionismo veneziano  la costrinse però a frequenti atti di sottomissione  per cui nel 1382 preferì darsi definitivamente  a Leopoldo III d’Asburgo per conservare almeno la propria autonomia  amministrativa . Da allora le sue condizioni economiche andarono peggiorando e dopo una nuova guerra  con Venezia (1463)  decadde. Rifiorì solo nel Settecento quando Carlo IV d’Asburgo la dichiarò porto franco (1719) e Maria Teresa le concesse immunità e franchigie , istituì una borsa di commercio e una scuola nautica e cercò in ogni modo  di incrementare le industrie . La città divenne allora il primo emporio  dell’Austria , triplicò la popolazione nel giro di sessant’anni , si arricchì dei più begli edifici  e visse il suo periodo forse più prospero.
Dopo una parentesi di decadenza  sotto i francesi , tornò all’impero Austriaco  che ne potenziò notevolmente il porto, le industrie e le società di navigazione .
Nel 1850 ebbe uno statuto autonomo  di città provincia che conservò fino alla prima guerra mondiale .
Passata all’Italia nel 1918 , con l’armistizio del 1943 fu occupata dalla Germania , nel 1944 subì gravi bombardamenti alleati e nel 1945 venne presa  con l’area circostante  dagli Iugoslavi , il ché aprì una questione di Trieste risolta definitivamente 30 anni dopo.
Tra il 30 aprile e il 1 maggio 1945 gli Iugoslavi occuparono Trieste. In seguito a fortissime pressioni degli Alleati  furono però costretti ad abbandonare la città (9 giugno 1945). Un confine provvisorio di occupazione , chiamato linea Morgan dal nome del generale inglese da cui fu negoziato, lasciò così la città in possesso degli Anglo-Americani e la maggior parte della penisola istriana sotto controllo Iugoslavo.
Dopo lunghi contrasti si decise poi (3 luglio 1946) che tutti i territori  a Est di una nuova linea passassero alla Iugoslavia mentre quelli a Ovest avrebbero dovuto formare il territorio Libero di Trieste. Il trattato di pace di Parigi (10 febbraio 1947) confermò l’esistenza di questo territorio Libero, diviso in una zona A sotto occupazione Anglo-Americana  e in una zona B sotto occupazione Iugoslava.
L’occupazione avrebbe dovuto essere solo temporanea, finché il Consiglio di Sicurezza dell’ONU avesse nominato un governatore neutrale con giurisdizione  su tutto il territorio, ma poiché non si raggiunse mai un accordo sulla persona da designare si protrasse in realtà per anni.
Con il memorandum d’Intesa, poi (5 ottobre 1954), la zona A passò sotto l’amministrazione civile italiana e la zona B, leggermente ampliata sotto l’amministrazione iugoslava. Il 10 novembre 1975 era infine firmato il trattato di Osimo l’accordo fra Italia e Iugoslavia per il quale la zona A veniva a cadere sotto la sovranità italiana e la zona B sotto quella iugoslava. Con la dissoluzione della Iugoslavia (1991), è subentrata la Slovenia nel controllo della zona B.

Nessun commento:

Posta un commento