geronimo

venerdì 8 aprile 2011

GO-KHLA-YEN

APACHE
( Gokhlayeh )

GO-KHLA-YEN)  nato in Arizzona nel 1929, chiamato Geronimo dai suoi nemici Messicani, è sicuramente il più famoso capo pellerossa. Dopo una vita spesa a combattere i messicani e bianchi, fu deportato con i resti della sua tribù, in una riserva militare in Oklahoma dove morì nel 1909.

Geronimo non è mai stato un capo tribù ma piuttosto  il più grande capo di guerra degli Apache Chiricahua. Da alcuni libri si evince che gli Apache erano la più aggressiva tribù indiana, votata alla guerra. Dentro una più grande ed armoniosa idea della natura, è vero che però prevede il conflitto da sempre fino dal mito e dalla religione. Le continue razzie e uccisioni di Geronimo sono narrate ,da lui stesso, con assoluta tranquillità; per lui erano del tutto naturali. Gli Apache straordinari guerrieri e cavalieri marciatori in grado di percorrere a piedi per chilometri con la bocca piena d’acqua senza né inghiottire né fare uscire una goccia, erano nomadi abituati ad appropriarsi, nei loro immensi territori, di tutto ciò che la natura metteva loro a disposizione; però solo e sempre a seconda delle necessità, senza sprecare nulla, in accordo con un ciclo naturale divenuto ormai un perfetto mistero per noi, cittadini di un mondo stanziale abituati all’idea di possedere e accumulo di beni e alla recinzione di terreni e case.
Al contatto con i coloni bianchi, una civiltà ancora più aggressiva di agricoltori e allevatori affamata di terra e fondata sulla proprietà privata , la tragedia era inevitabile; il razziatore, colui che usa i beni della natura liberamente secondo le proprie necessità, diventa un bandito, un criminale.E’ innescata la spirale delle vendette, e alla vendetta degli indiani segue il loro sterminio.
La presunta civiltà civile non si è voluta convincere della ragione degli indiani, un popolo alla ricerca delle proprie origini e della propria felicità in armonia con tutta la natura esistente nei loro territori. La civiltà civile si è insediata violentemente in quei territori, che non gli appartenevano, ed hanno distrutto tutto ciò che gli impediva di lucrare e di appropriarsi delle terre che rendevano denaro. Naturalmente hanno imposto le proprie leggi incuranti che su quelle terre esistessero, da molti anni prima del loro arrivo, un popolo di Pellerossa che aveva le proprie leggi ed usanze. Questo modo di fare viene denunciato oggi come appropriazione indebita e violazione di domicilio. Quindi i cosiddetti civilizzanti uomini bianchi dovrebbero se pur in ritardo riconoscere i loro crimini verso un popolo di Pellerossa, fatti oggetto di barbarie e stermini in nome della civiltà. Mi domando chi erano gli incivili?, mi domando chi erano i le persone aggressive?. I numerosi film in cui hanno fato apparire gli indiani d’America come selvaggi e assassini, oggi rimane solamente propaganda a cui solamente persone guerrafondaie riescono a crederci.
Geronimo fu uno degli ultimi capo guerrieri che si arresero all’uomo bianco , ed applicò contro di loro la tattica detta del  mordi e fuggi (oggi leggasi guerriglia) che gli permise di tenere sotto smacco sia l’esercito Messicano che il più potente esercito degli Stati Uniti d’America.
In un libro dove viene narrata la storia auto biografica di Geronimo vi si legge che nell’estate del 1858 mentre la tribù degli Apache viveva in pace con il Messico , si spostò nel sud di questo paese per commerciare. Qui vennero attaccati dall’esercito messicano  e furono uccisi numerosi indiani compreso donne e bambini. Fra queste Geronimo perse la madre, la moglie, ed i tre figli.
Da questo episodio Geronimo cominciò la sua vendetta verso i messicani e l’uomo bianco fino alla resa avvenuta nel 1866 nelle mani del generale Miles. In quel momento finiva il mondo degli Apache Chiricahua. Gli Apaches furono caricati su un treno per la Florida, a raggiungere altri deportati, La tribù passò 10 anni in Florida e nell’Alabama, decimata dal clima ostile, addomesticata, sfiancata. Poi i superstiti furono trasferiti in un quadratino di terra nella riserva militare di Fort Sill, Oklahoma. Geronimo ridivenne contadino, tornò a coltivare le sue angurie. Morì all’interno di una riserva indiana il 17 febbraio1909.

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