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sabato 9 ottobre 2010

GLI ARABI

GLI    ARABI
Quando Maometto cominciò a predicare la sua nuova religione , l’Arabia era un paese molto povero , formata da immense distese sabbiose , che non permettevano una sufficiente crescita di vegetali.
Sparse qua e la nel deserto , vivevano dai tempi più remoti tribù di nomadi , che si erano raccolte intorno alle oasi dove, per la presenza dell’acqua che faceva crescere la vegetazione trovavano riparo dal caldo afoso. Questa era la situazione al centro dell’Arabia . Per questo motivo la popolazione tendeva a spostarsi verso le coste , dove il clima era più mite e si trovavano maggiori quantità di acqua e di conseguenza una vegetazione più ricca. Presso le coste scorrevano ruscelli sulle cui rive crescevano alberi e quindi vi potevano vivere tribù dedite  alla pastorizia e all’agricoltura. Sia le tribù dell’interno sia quelle della costa conducevano una vita molto misera , che le portava ad essere rivali  e a combattersi ferocemente .
Nei luoghi più fertili vi erano città spesso attraversate dalle vie dei carovanieri dediti  al trasporto di merci (dal Mediterraneo e dal Mar Rosso al Golfo Persico e all’estremo Oriente) . 
I beduini vedevano la presenza degli dei in ogni aspetto della natura, nelle piane, nei ruscelli, nelle pietre e ritenevano che il deserto fosse abitato da diavoli e spiriti maligni.
Le popolazioni Arabe rimasero divise sino al VII secolo , quando un avvenimento importantissimo riuscì ad unirle in un popolo compatto : la predicazione di Maometto.
Maometto nacque nel 570 d.C. Narra la leggenda che il giorno della sua nascita la terra fu scossa da un terremoto. Da giovane condusse una vita assai difficile perche rimase orfano,fu allevato da uno zio , che pur avendo per lui molti riguardi, non era ricco. Dovette lavorare per mantenersi ; dapprima fece il pastore , poi il cammelliere . Quest’ultimo lavoro lo mise a contatto con ricchi e poveri , con popoli di religione cristiana ed ebraica ; così il giovane venne a conoscenza del Nuovo Testamento . Si rese conto ben presto che era errata la credenza degli Arabi in molti dei e che la fede in un solo Dio era la più adatta ad appagare l’animo umano.
Dopo avere sposato una ricca vedova , a 25 anni si dedicò alla meditazione e alla predicazione della nuova religione. Subito venne perseguitato e fu costretto a fuggire a Medina  nel 622 . In questa città Maometto riuscì ad accattivarsi l’animo della popolazione che si convertì e lo appoggiò nelle sue battaglie per occupare il resto del paese.
Tentò anche la conquista della Mecca , che venne occupata dopo circa otto anni di guerre. Dal 628 tutte le città si sottomisero spontaneamente e i capi tribù si convertirono. Nel 632 Maometto proclamò la Mecca città Santa è ordinò che tutti gli idoli venissero distrutti.
La relativa facilità con cui Maometto era riuscito a convertire alla nuova fede tutta la popolazione , prima divisa da continue lotte intestine, mise in evidenza la sua capacità di far leva su quelle idee che tenevano unite genti tanto diverse . Il loro spirito guerriero , il desiderio di avventura, la brama di arricchirsi vennero valorizzati: la povertà non fu più vista come una condizione insuperabile , anzi la nuova religione predicò di amare ed aiutare i poveri perché proprio agli umili sarebbe stato riservata una vita felice dopo la morte del corpo.
Non fu abile solo nella predicazione religiosa ma anche nell’organizzazione politica. Capì che per poter diffondere la nuova fede bisognava prima mettere pace nel paese e infatti predicando in nome di Allah , fece dimenticare alle tribù nemiche le cause delle rivalità e le pacificò.
La popolazione non si senti più appartenente a una famiglia o a una tribù , ma legata da un vincolo superiore; quello religioso . Avendo riunito in se il potere politico e quello religioso, Maometto evitò che sorgessero contrasti interni. La sua forte personalità poi non permise che altri , definendosi profeti, gli si opponessero indebolendo il suo potere morale .
Maometto si proclamò profeta di Allah e affermò che questi , per mezzo dell’Arcangelo Gabriele , aveva rivelato le verità , poi raccolte nel Corano . In questo libro si notano influssi della religione ebraica e di quella cristiana che, secondo il profeta , rivelano parte della verità . Mosè e Gesù vennero definiti profeti.
La dottrina islamica si basa su Allah , unico Dio, creatore misericordioso,  ma anche vendicatore per coloro che non praticano totalmente l’Islam, cioè l’assoluta sottomissione alla volontà di Dio che predestina gli eventi umani.
Ordinò di convertire gli infedeli alla vera religione e tutti gli Arabi gli obbedirono, iniziando la guerra santa che farà loro conquistare territori  in Asia, in Africa e in Europa. Il loro entusiasmo è tale che affrontano la morte con coraggio e senza alcun timore : chi muore per la fede sarà ricompensato con la felicità del Paradiso ; per chi rimane in vita ci sarà il bottino (dei vinti) . Coloro che dopo essere stati vinti in guerra rifiutano di convertirsi vengono resi schiavi.
Secondo il Corano , in guerra Allah manda i propri angeli a soccorrere il popolo eletto , mentre punisce coloro che si rifiutano di combattere. I credenti devono compiere il pellegrinaggio alla Mecca , recitare orazioni cinque volte al giorno , soprattutto al mattino presto  e la sera al calar del sole , col viso rivolto verso la Città Santa . Il giorno del giudizio Universale tutti risorgeranno  e saranno divisi in buoni dai cattivi: i primi verranno premiati con ogni genere di piacere e con la pace perpetua , i secondi saranno puniti con gravi sofferenze.
Il  Corano proibisce di venerare le immagini: Dio, infatti, non può essere rappresentato perché infinitamente superiore  all’uomo. La diffusione della religione islamica influì notevolmente nell’arte. Il popolo arabo non si era mai interessato, per le sue modeste condizioni di civiltà, a creare un’arte originale; per questo fu di notevole importanza il contatto con i popoli conquistati  come i Bizantini, i Persiani e gli Egizi, che avevano raggiunto espressioni artistiche   di notevole valore , caratteristiche anche per i colori sfarzosi. Gli Arabi cominciarono ad appassionarsi alle costruzioni grandiose e riccamente ornate, si sforzarono di variare quanto più possibile le forme dell’arco , per creare nuovi effetti visivi.
Pare che Maometto avesse proibito di scolpire statue, per cui la scultura si limitò a creare fregi imitanti piante, fiori, frutti e solo raramente animali. La pittura ebbe il fine di raffigurare i versi del Corano . Gli artisti curarono soprattutto motivi geometrici , detti appunto arabeschi.
Quanto all’architettura possiamo dire che ben poco ci rimane dei primi monumenti ; essendo infatti state erette in mattoni e legno , le costruzioni non poterono resistere al passare del tempo. Ma per poter comprendere il poco che ci rimane è utile conoscere quale fosse per gli Arabi il concetto dell’arte: affermavano che nelle opere la bellezza si manifesta nell’ordine , nel colore, nella magnificenza , nel contrasto e nella ripetizione degli stessi elementi ; asserivano inoltre che questi attributi erano gli stessi del cielo e delle stelle.
La cultura che si diffuse presso il popolo Arabo , non fu del tutto originale , perché subì un notevole influsso da parte  dei popoli vinti o di popolazioni già evolute.
Evidente fu l’influsso greco e persiano. La necessità di diffondere i principi del Corano e di difenderli contro le altre religioni portò gli Arabi a studiare filosofia e la teologia. Facendo inoltre studi sulla lingua araba , perché il corano era stato compilato in una lingua diversa da quella che usavano quotidianamente .
A  Bagdad , nell’830 circa , venne aperta una università con una ricca biblioteca. A tal proposito si narra un episodio curioso: il califfo Al-Mamun dava ai traduttori delle opere filosofiche (specialmente Aristotele) tanto oro quanto pesavano le opere stesse : si giustificano in questo modo l’alto spessore della carta e la scrittura molto grossa.
I Musulmani si dedicarono per un fine pratico allo studio delle varie scienze . Tra tutte , quella che forse li attirò maggiormente fu l’astronomia . Dedicandosi a viaggi attraverso il deserto, con itinerari che non presentavano alcun punto di riferimento per orientarsi , cominciarono a guardare le stelle  e a servirsene per stabilire il luogo in cui si trovavano e la direzione da seguire. Inoltre l’osservazione del cielo appagava la loro fantasia.
Particolarmente apprezzate erano le opere di Tolomeo : a Bagdad e a Damasco furono aperte scuole dove si studiava il suo pensiero. Alcuni Califfi , per favorire lo sviluppo degli studi astronomici , chiesero all’imperatore di Costantinopoli di inviare presso di loro astronomi esperti . In tal modo i Musulmani poterono fare tesoro delle scoperte indiane e di quelle greche e ben presto superarono entrambe con le loro ricerche. Le scoperte principali riguardano i nuovi calcoli sul percorso del sole , di cui scopersero anche le famose macchie; osservarono con diligenza e pazienza gli equinozi e poterono stabilire con maggior precisione la durata dell’anno. Col diffondersi degli studi celesti molte città divennero famosi centri astronomici. Tra  questi le più importanti furono il Cairo e Bagdad.
Gli studiosi della scuola di Bagdad ebbero il merito di svolgere ricerche con metodo scientifico e di non volere accettare nessuna conoscenza se non erano prima certi del fenomeno e delle sue cause.. Gli osservatori astronomici , anche quando il Califfato decadde, proseguirono le loro ricerche in Persia , dove vennero aperte fabbriche specializzate nella creazione di strumenti per lo studio  degli astri. La rapidità delle conquiste arabe mise i califfi nella necessità di approfondire le loro conoscenze geografiche . Già essi avevano poche cognizioni del loro paese e ancor meno ne avevano dei paesi conquistati . Sentirono quindi il bisogno di sapere fin dove il paese si estendeva , quali regioni e quali città lo componevano , quali e quante persone lo abitavano . Inoltre i convertiti  all’islamismo dovevano recarsi alla Città Santa : per questo bisognava indicar loro strade, costruirne di nuove che sarebbero servite anche per favorire  gli scambi commerciali e permettere ai mercanti di recarsi nelle nuove regioni . Non volendo commettere errori , questi geografi che già avevano fatto lunghi  e pazienti studi sulle opere di Tolomeo , decisero di viaggiare per il paese . Alcuni, come Ibn Havaal , dedicarono tutta la vita allo studio del paese , così da riuscire a percorrerlo  dall’India alla Siria , dall’Africa alla Spagna. Gli atlanti geografici , compilati con grande precisione, serviranno anche per gli spostamenti dei soldati , dei funzionari addetti alla raccolta delle imposte e per regolare lo smistamento della posta.
La morte di Maometto colse di sprovvista i suoi fedeli , che costernati si ribellarono alla notizia, sostenendo che il profeta di Allah era immortale e non poteva essere morto. Scoppiarono tumulti , guidate anche dalle persone che erano state più vicine al profeta. Fra queste vi fu chi cominciò a predicare che il profeta era immortale ed era salito al cielo per ricevere nuove leggi da Dio , ma che sarebbe ritornato sulla terra dopo 40 giorni , come aveva fatto Mosè sul Sinai .
Abu Bekr , si mise allora a recitare pagine del Corano in cui si parlava della morte del profeta. Solo allora la popolazione si calmò, ma si trovò in difficoltà perché era stata abituata ad affidarsi ciecamente alla volontà di Dio espressa dalla parola di Maometto e ora non aveva più una guida sicura. Grave si presentò subito la nomina del successore: Maometto infatti non aveva nominato nessuno.
I capi religiosi , dopo essersi consultati , decisero di scegliere il califfo (che significa successore) tra i parenti del profeta ; così pensarono ad Alì, suo genero, e Abu  Bekr suo suocero .    
Ma non tutti furono d’accordo , anzi rinacquero i contrasti tra le città e le fazioni religiose, per cui pareva che stesse per cominciare una guerra civile, quando Abu Bekr riuscì ad avere il sopravvento e imporsi come Califfo. Il popolo fu contento della scelta confermò di riconoscere il nuovo capo politico  e religioso organizzando grandi feste. Ma Alì appoggiato dalla moglie, dichiarò di non ritenere valida l’elezione , essendo lui il più vicino parente di Maometto e quindi il suo legittimo erede. Questa ribellione fu causa di numerosi contrasti all’interno dell’islamismo , il che portò allo scoppio di guerre civili. Sotto il governo di Omar , secondo califfo arabo successore di Abu Bekr , venne occupato l’Egitto . Fu un impresa piuttosto facile . Un capo militare con poche migliaia di uomini , nel 639, assediò alcune città del Sinai e le sottomise. Poi con rinforzi giuntigli , proseguì l’occupazione del paese . L’Egitto, con gli Arabi, godette di notevole sviluppo artistico e scientifico e progredì economicamente.
Quando l’impero Arabo , verso il 700 , fu diviso in provincie . l’Egitto fu una di queste. La lingua greca usata fin dalla caduta dei faraoni , fu sostituita dall’Arabo, che divenne lingua ufficiale.
Quando gli Arabi decisero di occupare il Marocco , trovarono una resistenza inaspettata da parte dei Berberi , a differenza delle popolazioni costiere che si lasciavano sottomettere senza opporre resistenza  perché pensavano di liberarsi  definitivamente del dominio Bizantino , troppo autoritario. I Berberi erano fiera gente delle montagne , organizzati in tribù , non avevano voluto mai sottomettersi agli imperatori d’Oriente verso cui si erano dichiarati autonomi, e non volevano ora correre il rischio di perdere la propria libertà : tutte le tribù si unirono , superando i contrasti che le separavano e si organizzarono in modo tale da riuscire ad infliggere gravi perdite al nemico , costretto ben presto a ritirarsi.
Non volendo però dichiararsi vinti , sostenuti dall’entusiasmo religioso, i Musulmani chiesero l’invio di un esercito dall’Egitto . I nuovi soldati , istruiti sulla tattica berbera , riuscirono, anche se a costo di grandi sforzi , a riprendere il controllo del paese . La conquista dell’impero Persiano fu difficile . Dopo aver sostenuto violente battaglie , i Musulmani riuscirono, pur con gravi perdite , ad occupare anche la Persia . Ma la resistenza interna continuò . La storica battaglia combattuta sull’Eufrate diede un duro colpo agli Arabi , che perirono in gran numero . La fede in Allah diede loro fiducia per cui venne organizzato un nuovo esercito.
Ormai quasi tutta la Persia era in mano Araba e l’ultimo sovrano Yezdeghird , che non aveva voluto venire a patti con gli inviati del Califfo , aveva anzi fatto punire gli ambasciatori, dovette rifugiarsi sulle montagne , dove cercò di riformare un esercito . Fu però abbandonato da tutti e tradito da un mugnaio che lo uccise: era il 651.
Dopo la conquista della Persia , i Musulmani iniziarono l’invasione dell’India . I rapporti fra Indiani e Musulmani erano però già antichi : la relativa vicinanza aveva favorito nel passato scambi commerciali . La conquista del paese fu assai difficile per la fiera opposizione del popolo  e dei governanti che riuscirono a contenere gli eserciti invasori . I Musulmani dovettero accontentarsi di costituire due piccoli principati : Mansura e Multan .
La Sicilia rappresentava per le sue catene montuose e per la vicinanza della costa , il prolungamento del’Italia stessa. I Musulmani ne capirono subito l’importanza e organizzarono, pochi anni  dopo la morte di Maometto , le prime scorrerie , che però non approdarono a nulla  di definitivo . Un tentativo risale all’anno 652, poi ne seguirono altri nel 720 , nel 732 e nel 753.
Anche se riportarono delle vittorie e riuscirono a occupare alcuni luoghi per qualche tempo, gli arabi incontrarono un accanita resistenza da parte dei Bizantini (che avevano il dominio dell’Italia meridionale) , che li respinsero . Dopo il 753 abbiamo un periodo di stasi , perché i musulmani erano occupati dalla guerra in altri territori , fino a quando , nell’827 ,iniziarono la conquista vera e propria dell’isola . Nel proseguire la loro politica di espansione territoriale e di diffusione religiosa  i Musulmani decisero anche di passare lo stretto di Gibilterra .
Il primo tentativo , nel 657,falli per il coraggio dei Visigoti, che armata una grande flotta li respinsero . Perché i Musulmani riescano a passare lo stretto bisogna aspettare qualche decennio. L’occasione si presentò  allorché il re di Toledo , spodestato e costretto a fuggire , si rifugiò in Marocco e sollecitò il loro appoggio.
Ciò che colpisce che i primi conquistatori furono proprio quei Berberi che avevano tanto coraggiosamente combattuto per non perdere la propria libertà . Essi passarono il mare e approdarono a Gibilterra nel 771 . A loro seguito gli Arabi , che proseguirono verso Siviglia e la occuparono. Non trovando resistenza si addentrarono nel paese, tanto che nel 713 il governatore dell’Africa del nord giunse a Toledo dove, tra grandi festeggiamenti , dichiarò che anche la Spagna era sotto il dominio del califfo di Damasco.
Nel 720 i Musulmani cominciarono a penetrare nei territori franchi. Le scorrerie erano continue , così caddero Tolosa e Narbona , mentre i feudatari franchi erano pressoché impotenti a respingere gli invasori . Ciò incitò maggiormente i conquistatori, che nel 732 , occuparono Bordeaux . Il duca di Aquitania , che fino allora era stato l’unico a organizzare la resistenza , fu vinto e fuggì da Carlo Martello . Gli stati del nord si unirono e si scontrarono col nemico  nella pianura di Poitiers (732), dove vinsero . Lo stesso emiro di Spagna venne ucciso.
L’ingrandirsi del loro impero portò gli Arabi a contatto con quasi tutti i popoli della terra allora conosciuti e che si erano evoluti  senza quasi avere rapporti tra di loro per la distanza che li separava e per le difficoltà  e i pericoli che si correvano nei viaggi . Per quanto riguarda l’agricoltura , i maggiori benefici li ebbero dal contatto con gli indiani . Conobbero l’arancio , che cresceva assai bene anche nei paesi mediterranei , i metodi di coltivazione della canna e di raffinamento dello zucchero.
La vastità delle terre occupate spinse i califfi ad avviare uno sviluppo economico organico . Venne finanziato un piano per la costruzione di un canale che mettesse in comunicazione il Tigri con l’Eufrate e uno che collegasse i due fiumi a Bagdad.
Molte paludi e stagni furono bonificate. Numerose miniere di oro , argento, piombo, zolfo , pietre preziose , vennero aperte . Nel golfo persico venne aumentato il numero delle persone addette alla pesca delle perle. Incentivi vennero adottati per lo sviluppo artigianale , furono fatti lavori pregiati su lana e su vetro e lavorati preziosi tappeti . Si afferma che già durante l’impero Persiano  fossero diffusi i mulini a vento e che solo in seguito essi siano apparsi in Europa.
Per favorire lo sviluppo dei commerci , vennero fabbricate strade per unire le città più importanti e giungevano fino in Cina. Lungo queste strade furono costruiti alberghi , dove i mercanti ed i viaggiatori si potevano fermare: vennero aperti mercati assai frequentati.
Per favorire attraversamento dei fiumi vennero gettati dei ponti di barche; si dice che gli scambi abbracciassero un’area molto vasta tanto da giungere fino alla penisola scandinava ; oltre a comprendere i paesi dell’Europa centrale, dove furono trovate monete musulmane.
Tra le principali riforme atte ad attivare gli scambi commerciali ci fu la soppressione delle dogane.

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