Cosa è la giustizia? Cosa è
giusto? Cosa è sbagliato?
Tutte domande a cui sembra facile rispondere,ma se ci pensiamo un
poco di più, tutto diventa difficile.
Diventa difficile perché
pensiamo soggettivamente e tutti abbiamo la nostra idea di giustizia. Quindi
cosa possiamo fare?
Un noto filosofo e premio nobel per l’economia fece questo esempio:
“Per determinare in modo
imparziale un’unica versione della società perfettamente giusta si situa la
possibilità che siano sostenibili più tesi argomentate sulla giustizia, tra
loro concorrenti, ciascuna delle quali soddisfi i requisiti dell’imparzialità,
e nondimeno si differenzi e si contrapponga alle altre. Mi si consenta di
illustrare il problema con un esempio.
Si tratta di decidere a quale
dei tre bambini, Anne, Bob e Carla, debba essere dato un flauto per il quale
stanno litigando.
Anne pretende il flauto perché è l’unica dei tre che lo sappia suonare
(circostanza che anche gli altri riconoscono), e certo sarebbe ingiusto negare
lo strumento all’unica persona che sa davvero adoprarlo. Se l’unica informazione in nostro possesso fosse questa, saremmo
fortemente orientati ad assegnare il flauto alla prima bambina.
In una scena alternativa, però Bob, il quale giustifica le proprie
pretese sul flauto di essere così povero da non avere neanche un giocattolo:
nel flauto troverebbe qualcosa con cui giocare (e le due bambine non negano di
essere più ricche e di avere molti giocattoli con cui divertirsi) . Se
ascoltassimo soltanto Bob, senza sentire le bambine, avremmo tutte le ragioni
per dare a lui il flauto.
Una terza scena ci presenta Carla, che fa notare di essersi applicata
per mesi e mesi con diligenza per costruire il flauto con le proprie mani (e
gli altri due confermano) e, appena terminata l’opera, “ proprio allora”
protesta “ questi ladri di cose altrui sono venuti a portarmi via il flauto”.
Se non avessimo altra dichiarazione che quella di Carla, saremmo con ogni
probabilità propensi a dare il flauto a lei, riconoscendo ragionevoli le sue
pretese su un oggetto che ha creato con le sue mani.”
Letto quanto sopra domando:
Voi a chi dareste il flauto?
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