Lodate il Signore, canto di preghiera nella Bibbia
Insieme con le parole Amen (è vero, credo) e Osanna (donaci , o Dio, salvezza) , il termine Alleluia è quello di origine ebraica che con più frequenza è ancora sulle nostre labbra e risuona nel canto durante le nostre celebrazioni.
nella sua origine ebraica, questo termine deriva dal verbo halàl, che significa lodare, e dal nome di Dio Yah, che è una abbreviazione di Yahwèh, il Signore. Il significato di Alleluia è quindi : Lodate (in ebraico allelù) il signore (in ebraico, Yah).
E' soprattutto il libro dei Salmi quello che, nalla Bibbia, contiene maggiormente l'invito ai fedeli in preghiera a lodare il signore con il canto dell'Alleluia. Questo spiega perché normalmente (non in quaresima), nella celebrazione eucaristica, ancora oggi l'alleluioa è inserito nel contesto del Salmo responsoriale, come canto di risposta alla parola di Dio ascoltata e come lode di ringraziamento per il dono del Vangelo di Gesù cristo che verrà subito proclamato.
nel libro dei Salmi, inoltre va ricordato che alcune composizioni sono conosciute come Salmi Alleluiaci ( Sal 104-106; Sal 147-150: tutti contengono il canto festoso dell'Alleluia).
Sono chiamate piccole Hallel (lode) le composizioni racchiuse nei Salmi 113-118, mentre il salmo 136 è conosciuto come grande Hallel . Questi salmi venivano cantati nelle grandi feste di Pasqua, di pentecoste e delle Capanne: il loro contenuto, infatti, è una intensa lode al Signore per i grandi benifici concessi a Israele e per i suoi decisivi interventi nella storia della salvezza.
Sono gli stessi Salmi cantati da Gesù e dai discepoli dopo la cena pasquale, come un unico grande inno: " dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi".
Nel libro dell'Apocalisse , con il canto dell'Alleluia la comunità cristiana esprime la gioia di essere salvata e riconfermata la sua fede nel Risorto con il suo corale Amen.
Primo Girone (biblista)
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