Ricerca di comunione con Dio
I capitoli 1-7 del libro del Levitico ci offrono una descrizione del rituale che li accompagnava. (il Levitico è il libro che più di tutti si interessa al culto, ai sacrifici e ai sacerdoti (il nome deriva da Levi, capostipite della tribù sacerdotale e dei leviti).
Ecco i principale sacrifici che troviamo nella Bibbia: Ollocausto: è il sacrificio nel quale la vittima viene totalmente consumata con il fuoco (dal greco òlos, "tutto" e kaustos, "bruciato").
Oblazione: è l'offerta dei prodotti del suolo (vegetali o cereali), come la farina e le spighe di grano, le verdure e l'olio.
Sacrifici di comunione: mediante questi si rendeva visibile la comunione dell'uomo con Dio, perché la vittima in parte veniva offerta a Dio e in parte era consumata dai fedeli. Erano chiamati anche " sacrifici pacifici ( in ebraico shelamim, da shalon, "pace").
Sacrifici di espiazione e di riparazione: erano quelli offerti per i peccati. Importanti erano quelli offerti nel " Grande Giorno dell'Espiazione" ( lo Yom Kippur), come leggiamo in Levitico 16.
Nel tempio di Gerusalemme era in vigore l'offerta quotidiana (chiamata tamid, "regolare") dell'ollocausto (abitualmente un agnello) e dell'incenso, al mattino e alla sera.
L'offerta dei sacrifici era inserita in un rito e veniva accompagnata da preghiere e canti, come appare nei Salmi. Gli ebrei indicavano l'offerta presentata a Dio nel tempio con il termine gorban (dal verbo qarab, "avvicinarsi", "essere vicino". Avvicinandosi con la propria offerta al tempio, l'uomo avvicinava se stesso a Dio, realizzando le parole di Sal: " Il mio bene è stare vicino a Dio".
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