Come leggerla e applicarla (alcune indicazioni di marcia)
Al termine di questa rapida esposizione quasi per titoli della enciclica Lumen fidei (il nostro intento è stato quello di invogliare a leggerla attentamente ed approfondirla con pazienza), forse può essere utile tentare di suggerire alcune piste da seguire, quasi indicazioni di marcia e di impegno per tradurre in pratica di vita.
1) Sul piano personale: un serio approfondimento biblico sulla fede, come dono, cammino e storia, in tutti i suoi diversi aspetti vissuti dai grandi testimoni che hanno dimostrato come la fede non sia una dottrina astratta, teorica, ma vera esperienza drammatica di vita, di amore, di perdono, di speranza. Con una revisione del proprio atteggiamento nella ricerca religiosa e relativo studio biblico, se fatto con umiltà, soprattutto valorizzando la grazia indispensabile tramite la preghiera e i sacramenti.
2) in famiglia: una seria verifica da parte dei genitori se i loro figli possono trovare in casa la prima esperienza di fede, come prova concreta della paternità di Dio; se proprio fidandosi dell'amore dei genitori possono imparare a fidarsi di Dio stesso, atteggiamento decisivo per la fede vera.
3) A livello ecclesiale: sulla base dell'interessante considerazione circa il Battesimo dei bambini giustificata unicamente per la fede di genitori e padrini, rimeditare l'esigenza di sentirsi tutti corresponsabili della fede di tutti richiamando la verità della comunione dei Santi e quindi la verifica concreta dello stile di partecipazione alla Liturgia, specie quella eucaristica. Il tutto con umiltà, generosità egioia, consapevoli di essere dei fortunati perché toccati dalla grazia di credere all'Amore.
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