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martedì 29 luglio 2014

GLI SCRITTI APOCRIFI

NON RICONOSCIUTI DALLA CHIESA

Accanto ai libri Biblici riconosciuti dalla Chiesa è sorta anche una vasta letteratura composta da scritti che si ispirano sia all'Antico Testamento sia al Nuovo Testamento.
Si tratta di testi caratterizzati da un contenuto che spesso cede all'elemento fantasioso e miracolistico o che delineano il ritratto di personaggi Biblici piegandoli ad una interpretazione distorta  e con modalità diverse da quelle dei testi ispirati e canonici (cioè accolti da canone o elenco dei libri riconosciuti e accolti  dalla Chiesa).
Proprio per queste loro caratteristiche essi sono stati chiamati apocrifi, cioè libri da leggere di nascosto" (dal greco apokruphos, nascosto, segreto) Pur riconoscendo i limiti e gli errori, anche dottrinali, dei testi apocrifi va però riconosciuta la loro preziosità nel favorire una migliore comprensione del mondo della Bibbia e dell'archeologia biblica.
La letteratura apocrifa si è sviluppata dal II secolo a.C. al V secolo a.C. Tra i tanti testi apocrifi dell'Antico Testamento possiamo ricordare : Il libro di Enoch, che si ispira a quel famoso personaggio biblico (Cfr Gen 5,21-24).
Il testamento dei Dodici Patriarchi, che presenta i dodici figli di Giacobbe ed elenca le disposizioni ("testamento") date ai loro discendenti.
Il libro dei Giubilei, nel quale è narrata la storia biblica dalla creazione all'esodo, suddividendola in "giubilei", cioè in periodi di 50 anni.
Tra gli apocrifi del Nuovo Testamento (che si suddividono in Vangeli, Atti, Lettere e Apocalisse) possiamo ricordare come esemplificazione:
Il Vangelo di Tommaso, testo che si ispira allo gnosticismo e utile per comprendere la formazione dei Vangeli. Fu scoperto nel 1945 in Egitto.
Il Protovangelo di Giacomo, che si sofferma maggiormente sull'infanzia di Gesù, sulla famiglia di Maria, sulla sua nascita da Gioacchino e Anna e il suo matrimonio con Giuseppe.
La Lettera ai Laodicesi, testo molto breve, che si ispira alle lettere di san Paolo. Le lettere di san paolo a Seneca, contengono lo scambio epistolare (non autentico) tra il grande Apostolo e il famoso filosofo latino.
Secondo l'apocrifo il Protovangelo di Giacomo, Maria venne presentata al tempio all'età di tre anni.

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