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domenica 6 luglio 2014

ALLEGORIA

Diversi modi di leggere la Bibbia
Questo termine di origine greca (alos, "altro", agoreùo, "dire") racchiude quel modo di interpretazione della Bibbia, che era adottato dai Padri della Chiesa (cioè i grandi scrittori e commentatori della Bibbia dei primi secoli cristiani) e conosciuto come lettura allegorica.
Ricercare un "altro" significato di un testo biblico significava aprirsi ad un "altro" registro (o modo) di lettura, un registro più profondo, più spirituale, capace di illuminare e orientare la vita e la fede del credente.
Ma soprattutto la lettura allegorica della Bibbia trovava la sua motivazione di fronte a quei testi che presentavano maggiori difficoltà di comprensione o contenevano episodi e azioni che potevano sembrare a prima vista poco "edificanti" (pensiamo alla "guerra santa" o all'ordine divino di sterminare i nemici sconfitti o a comportamenti non sempre esemplari sotto l'aspetto morale).
Alla lettura allegorica della Bibbia (il cui esponente principale fu Origene (185-254) si contrapponeva la lettura letterale dei testi biblici, che venivano interpretati nel loro significato immediato.
Anche gli ebrei conoscevano la lettura allegorica, che però applicavano al solo libro del Cantico dei Cantici, interpretandolo come un canto d'amore di Dio ("lo sposo") per il suo popolo Israele ("la sposa").
I commentatori cristiani invece ne facevano un'ampia applicazione interpretando tutto l'Antico Testamento come "figura" o "tipo" o "anticipazione" del Nuovo Testamento (ad esempio Mosé e Gesù, le acque del Mar Rosso e l'acqua del Battesimo).
Ma era nell'interpretazione delle parabole evangeliche che appariva con più evidenza la lettura allegorica , come l'interpretazione della parabola dl "Buon Samaritano", dove il ferito è l'umanità colpita dal peccato, il buon samaritano è Gesù salvatore, l'olio ed il vino sono i sacramenti della Chiesa e l'albergo è la Chiesa.

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