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domenica 10 agosto 2014

APOCALISSE

Un linguaggio da decifrare

Caratterizzato dal ricorso alle visioni e ai simboli, alle immagini e ai fenomeni naturali, il linguaggio dell'apocalittica (da cui deriva il termine apocalisse) , si è sviluppato nell'ambiente ebraico, e in seguito a quello cristiano, fra il III secolo a.C. e il II secolo d. C.
nella sua origine greca, il termine apokalypsis (apocalisse) significa rivelazione, svelamento, manifestazione .
Con il linguaggio apocalittico, particolarmente usato nei momenti più drammatici della storia del popoplo biblico e delle prime comunità cristiane perseguitate, ci si proponeva infatti di " rivelare" le parole confortatrici rivolte da Dio ai suoi fedeli e di rassicurali che il suo intervento avrebbe riportato la vittoria del bene sul male.
Il ricorso a questo linguaggio cifrato, particolarmente presente nei libri profetici della Bibbia e in diversi scritti del Nuovo Testamento (pensiamo solo al libro dell'Apocalisse) , era motivato dal fatto che chi scriveva voleva evitare ogni riferimento diretto ai personaggi e alle vicende narrate, per non rischiare di esporre maggiormente al pericolo la vita delle singole persone e delle comunità coinvolte.
I simboli e le immagini più frequenti nella letteratura apocalittica si ispirano al mondo dell'uomo (le parti del suo corpo, le vesti, il sangue, le armi) e al mondo degli animali (descritti ora come immagini di ferocia violenza, ora come rappresentazione dei persecutori e dei nemici, o come strumenti di punizione dell'uomo: vedi il libro di Daniele e l'Apocalisse.
Come pure si ispirano al simbolismo dei colori (il bianco, il rosso, la luce, le tenebre, il buio) e ai fenomeni atmosferici e naturali (il fuoco, la tempesta, il terremoto,, il fumo, i fulmini, il mutamento degli astri, del sole e della luna)
Nel leggere la Bibbia occorre saper decifrare questo linguaggio, per non correre il rischio di interpretare le immagini e i simboli alla lettera e così trasformare il messaggio di consolazione e di vittoria che essi trasmettono in una visione catastrofica del mondo e della storia. E' ciò che il termine "apocalisse" non intende dire, anche se oggi questo è il significato che erroneamente e senza fondamento si è maggiormente diffuso.

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