geronimo

giovedì 17 aprile 2014

MAZDEISMO

MAZDEISMO  O   MAZDAISMO

Dal nome della divinità Ahura Mazda .
 Religione dell’Iran antico che prende nome dal suo Dio unico , Ahura Mazda , ma che è detta anche zoroastrismo , da Zoroastro , forma grecizzata  di Zarathustra, che ne sarebbe stato il fondatore , o il profeta, o il più importante teologo.
E’ una “religione del libro” , in quanto si fonda su un testo sacro, l’Avestà , giunto a noi in forma ridottissima e solo parzialmente originaria  (soltanto le 5 Gathà, capitoli della parte liturgica, detta Yasna, sono scritte in un dialetto di sicura arcaicità. E vengono dalla tradizione attribuite allo stesso Zarathustra) . E’ inoltre una religione monoteistica, in quanto vi si afferma l’unicità di Ahura Mazdà, creatore e signore di ogni cosa .
Questo monoteismo non lascia dubbi nella testimonianza delle Gathà, anche se accanto ad Ahura Mazdà compaiono altri esseri sovrumani, comunque sue creature, detti Amesà Spenta. Meno chiara al riguardo è la restante documentazione avestica che presente altri esseri, detti yazata (venerabili) , tra cui si trovano nomi di divinità vediche: Mitra, Vayu, Tishtrya, Verethragna (corrispondente  al vedico Vrtrahan, attributo del dio Idra) , ecc. Ancora in contrasto con l’idea monoteistica possono apparire le iscrizioni degli Achemenidi, tra cui importante quella di Dario I dove si parla di “ Ahura Mazdà e gli altri dei”. Se poi si accetta  per buona la testimonianza di Erodoto, ovvero non se ne scorgono i limiti dovuti ad una sua interpretazione dei fatti iranici in chiave greca (politeistica) , l’antica religione persiana appare  addirittura un politeismo. Tutte queste discordanze sulla qualità monoteistica dell’antica religione iranica però, vanno correttamente intese soltanto come indizio di una religione, senza dubbio monoteista, e tuttavia non costretta all’affermazione del suo monoteismo per realizzarsi storicamente , al modo, per esempio, della religione ebraica.
L’esigenza primaria del Mazdeismo , quello che lo qualifica coerentemente  in tutto il suo sviluppo storico , non si scorge nelle contrapposizioni  tra monoteismo e politeismo , ma appare in tutta evidenza nella  contrapposizione fra un principio positivo  (che convenzionalmente diremmo  “ del bene”)  e un principio negativo  (“del Male”). In altri termini  il mazdeismo è tipologicamente un monoteismo, ma si è storicamente espresso  come un dualismo. Le radici del dualismo mazdeo sono già nella religione etica indoiranica: in India ha prodottola distinzione degli dei in asura e deva; in Persia ha prodotto la distinzione di un solo ahura (asura) , Ahura Mazdà, contrapposto a tutti i daeva (deva) considerati alla stregua di “demoni”. Ora, mentre in India il dualismo si esprime  come lotta mistica tra asura e deva, conchiusa, perciò, e inattuale (onde i due termini servono soltanto a qualificare), in Persia il mazdeismo si realizza ponendo come attuale la lotta  Ahura Mazdà e i daeva, e la contrapposizione non serve  per qualificare, ma serve per impostare una soteriologia: l’uomo sarà salvo se combatterà dalla parte di Ahura Mazda contro i daeva.
Questa impostazione soteriologia è enucleata  sin dalla Gathà, dove le schiere di Ahura Mazdà appaiano guidate da uno degli Amesa Spenta, Asa (verità, ma anche ordine; concetto e termine corrispondono al vedico rta),contro le schiere ostili guidate da Druj (menzogna, caos) . E trapela anche dalle iscrizionidegli Achemenidi: Serse si vanta  di aver distrutto il culto dei daeva (sembra in Babilonia) sostituendolo con quello di Ahura Mazdà; quanto all’iscrizione di Dario I ricordata sopra, vediamo che per indicare gli dei compagni di Ahura Mazdà non usa il termine daeva, bensì il termine baga. Il dualismo mazdeo appare in tutta la sua ampiezza nella letteratura in lingua pahlavi, posteriore di almeno mille anni alla redazione della Gathà. Tale letteratura non documenta una nuova  religione mazdeà, come a volte è stato sostenuto, ma rende in forma esplicita  e discorsiva ciò che in nuce è già contenuto nella Gathà. Nei testi pahlavi , si può dire, la teologia si fa mitologica o, forse, vengono redatti per iscritto e sistemati in funzione  dell’escatologia soteriologia mazdea i miti prodotti dalla precedente tradizione.  I due principi contrapposti si esplicitano nel dio Ohrmazd (corruzione di Ahura Mazdà)  e nell’anti dio Ahriman (corruzione di Angra Mainyu, spirito ostile, che nelle Gàthà appare come avversario del gemello Spenta Mainyu, spirito santo) . La cosmogonia si fa derivare dalla lotta tra Ohrmazd e Ahriman. Ohrmazd crea il mondo spirituale (menok) , atemporale. Di esso fa parte anche Ahriman ; quando questi si pone in opposizione  al creatore, la sua ostilità, essendo “atemporale” come il menok in cui si manifesta non può essere debellata . Allora Ohrmazd paralizza Ahriman per tremila anni , e nel frattempo crea il mondo materiale o temporale, il gete , nel quale Ahriman si risveglia. In questo mondo, che si svolge nel tempo, potrà realizzarsi la vicenda che distruggerà definitivamente Ahriman. A questa vicenda  parteciperà anche l’uomo, creato da Ohrmazd nel gete ma destinato al menok quando il gete finirà (dopo la sconfitta di Ahriman); e parteciperanno le Fravashi, enti spirituali facenti parte del menok, ma che possono scegliere di scendere, incarnandosi come “anime” , nel gete, per combattere Ahriman. Quando il gete ha tremila anni, nasce Zarathustra che inaugura il terzo e ultimo trimillennio rivelando agli uomini la vera religione (den).
Dopo di che l’uomo può scegliere, in quanto a conoscenza dei termini della lotta, se lottare per il bene o per il male.
Se avrà lottato ed agito per il male , alla fine del mondo, gete, sarrà ammesso al mondo menok soltanto dopo una purificazione consistente in una pena  di 3 giorni , ma qualitativamente  uguale a 9000 anni di sofferenze .
Nel mezdeismo i termini “bene” e “male” si contrappongono  come la vita si contrappone alla morte. Il bene è dunque tutto ciò  che si esplica in senso  “vitalistico” in un “ordine etico”  adeguato “all’ordine cosmologico” : Asa, come si è visto, è “verità”, ma è anche “Ordine” ; degli altri Amesà Spenta ricorderemo che i meglio identificati  indicano “beni” non facilmente circoscrivibili nella sfera morale  (per esempio Xshathra, potenza; Hurvatàt, salute; Ameretat, immortalità).
L’etica mazdea è tutta intesa a determinare  un corretto comportamento in senso ritualistico. Il rito, il sacrificio come rito per eccellenza, è al centro della religione mazdea : esso da inizio al mondo  (che Ahura Mazdeà crea sacrificando il Bue Primordiale) e ne suggella la fine  con il sacrificio con cui il “Salvatore”  (Saoshyant) determinerà la vittoria finale di Ahura Mazdà. Mediante il rito l’uomo combatte durante tutta la sua vita  le forze del “male” . Dal che segue l’importanza degli operatori rituali , ossia dei sacerdoti , distinti in varie categorie ; la più importante per sviluppi storici propri  e quella dei Magi. E segue anche l’importanza  del fuoco (oggetto esso stesso di culto, onde i mazdei sono stati anche visti come “adoratori del fuoco”)  che è lo strumento essenziale del sacrificio. Con la conquista della Persia da parte di Alessandro Magno ha inizio uno scambio culturale  tra iranici e mondo greco-romano. Alcuni studiosi sostengono che la concezione  del menok e del gete sia dovuta a un influsso  platonico (mondo delle idee e mondo materiale) ; d’altro canto l’idea iranica di una “conoscenza” salvifica e del dualismo bene-male fu alla base delle diverse manifestazioni gnostiche ; il dio iranico Mitra fu al centro di culti mistici di ampia diffusione nell’impero romano; e infine i Magi contribuirono alla formazione di un concetto di “magia” (dal nome greco con cui si indicava la loro azione). Il mazdeismo divenne la religione di stato sotto la dinastia dei Sassanidi (secolo III-VII). Con la conquista araba il mazdeismo scomparve dalla Persia; ma fu continuato in India dai Parsi, i discendenti di comunità mazdee che avevano abbandonato la Persia per non sottomettersi all’islamismo e si erano rifugiati in India.


AVESTA’

libro sacro del mazdeismo , il libro sacro del mezdeismo . Il nome Avestà deriva dal pahlavico Apastak ( testo fondamentale ) contrapposto allo Zand  (commento) che l’accompagna.
Quale ci è stato tramandato dalla tradizione zoroastriana .L’avestà non costituisce un opera unitaria , ma un copleso di libri liturgici e rituale, redatti in un dialetto iranico nord-orientale (avestico) , databili dal periodo achemenide (secolo V-VI a.C.) all’inizio dell’era volgare. L’avestà completo sarebbe stato composto , secondo la tradizione , di 21 libri, perduti in seguito alla conquista di Alessandro Magno ; attualmente ci resta solo una piccola parte , tramandata oralmente per molti secoli e messa per iscritto  con un alfabeto di origine semitica  nel secolo V d.C. . Essa consta di quattro parti fondamentali: gli Yasna (preghiera, celebrazione), comprendenti le preghiere che il sacerdote recitava nella preparazione  e nell’offerta dell’ Haoma, la bevanda sacrificale  degli Irani; il loro nucleo più antico è costituito dalle Gàthà, diciassette inni sacri redatti in una lingua più arcaica  delle altre parti e contenenti la dottrina originale di Zarathustra ; il Visprat (tutti i giudici) , che comprende il complesso di formule integrative  degli Yasna ; il Videvdat ( la legge contro i demoni) , che contiene le regole della purificazione ; il Khwartak Apastak (piccolo avestà) , una sorta di estratto dell’avestà per il servizio divino ordinario . Di esso fanno parte  gli Yast , inni dedicati a singole divinità , che costituiscono una preziosa raccolta di miti prezoroastriani.


PARSI

Nome dei membri di una comunità etnico-religiosa d’origine persiana (donde il nome , che in persiano indica appunto il popolo omonimo), stanziatisi in India, nel secolo X . La comunità conta tutt’oggi oltre 100.000 individui nella regione di Bombay e professa una religione, detta carsismo, che è uno sviluppo locale del mazdeismo iranico. Dopo la conquista araba della Persia e la sua islamizzazione, un folto gruppo di fedeli volendo mantenere la propria fede si rifugiò in India.
Il mazdeismo dei Parsi, privato della sua base sociale e nazionale, ha subito inevitabili trasformazioni schematicamente riconducibili a un impoverimento dottrinale e a una contaminazione con la tradizione religiosa indiana .
Fino a quando essi poterono mantenere i contatti con i nuclei mazdei rimasti in Persia, riuscirono a mantenere intatta la propria fede , ma alla fine del secolo XVIII  con la conquista di Kirman da parte degli Afgani e la conseguente eliminazione di ogni residuo mazdeo  in Persia, i Parsi rimasero completamente isolati e divennero incapaci persino di comprendere la lingua dei loro testi  sacri che venivano recitati meccanicamente , quasi con formule magiche , durante le azioni culturali . Coinvolti inoltre nella politica religiosa di Akbar, che cercò di formulare un sincretismo solare capace di riunire la fede islamica, e la tradizione induista dei suoi sudditi, essi vi aderirono con entusiasmo per i molti elementi mazdei che questa formulazione conteneva. In realtà però, più che una conversione degli Indiani alla fede mazdea, si trattò della conversione di questi mazdei trapiantati alle suggestioni  del nuovo ambiente culturale. Ciò che restò di una grande tradizione religiosa fu soltanto un complesso ritualismo , in funzione del quale fu conservata,  ancorché divenuta incomprensibile , quella parte dell’Avestà che proprio per il suo uso liturgico  viene detta Yasna ( persiano, celebrazione) E’ la cerimonia più importante del Carsismo : viene compiuta da almeno una coppia di sacerdoti , un “recitante” (zòt) e un assistente (ràspì)  dopo varie azioni preliminari si passa alla consacrazione dell’haoma, una bevanda ricavata dai rami  pestati di un’efedracea, che costituisce la materia del sacrificio ; la consacrazione è fatta sostanzialmente mediante la recitazione dei 72 capitoli dell’Avesta  che vengono chiamati Yasna . Tutto il culto dei Parsi si muove nella dialettica fra puro e impuro : il fine è sempre quello di evitare  l’impurità  o di ristabilire la purità . In questa dialettica si spiega la nota  e caratteristica usanza funeraria delle cosiddette  “torri del silenzio” , ossia di quelle torri in cima alle quali vengono esposti i cadaveri perché siano scarnificati dagli avvoltoi ; si evita così di contaminare  il fuoco, la terra e l’acqua, rispettivamente con la cremazione , l’inumazione o l’abbandono dei corpi nei fiumi , usanze tutte note nell’ambiente indiano . Una ripresa del carsismo  in senso dottrinario si è avuta dopo l’esplosione di studi mazdei da parte degli occidentali in seguito alla scoperta dell’Avestà  a opera di Anquetil Duperron (secolo XVIII) . In un certo senso i Parsi hanno accolto gli studi occidentali come si accoglie una teologia ; hanno appreso da essi  i fondamenti dottrinali  della propria religione . Il che ha condotto anche una specie di azione modernista del carsismo , realizzatasi in due direzioni: l’insorgenza di formule teosofiche capaci d’inserirsi nella religiosità occidentale , e una produzione di scritti apologetici  per tener testa , nell’ambito di questa religiosità , al cristianesimo. La politica nazionalista dell’Iran sotto i Pahlavì portò al riconoscimento della cittadinanza iraniana per i Parsi desiderosi di stabilirsi nella loro patria originaria.
ZOROASTRO

Forma grecizzata del persiano Zarathustra , colui a cui la tradizione  fa risalire la fondazione del Mazdeismo  perciò detto anche zoroastrismo dal suo nome.
Di Zoroastro non si hanno reali testimonianze storiche,  tanto che gli studi più recenti  vedono in lui non un uomo  veramente vissuto bensì  un personaggio mitico, fenomenologicamente  definibile come un “eroe culturale” .
Nella lettura del suo mito , poi, si potrà scorgere il senso di questa presenza  sia che essa significhi  l’azione liturgica  o il sacerdozio prototipico  (come è stato detto)  sia che significhi altro . Sta di fatto che Zoroastro risulta un essere preesistente  alla nascita materiale , inviato sulla Terra  come un fuoco celeste (da cui resta gravida  la donna che lo partorirà) da Ahura Mazdà per predicare agli uomini la vera religione.





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