ANABATTISTI
L’anabattismo fu un vasto e
articolato fenomeno di evangelismo popolare a base biblica sorto nel XVI secolo
in concomitanza con la Riforma protestante, di cui
costituì l’ala radicale. Il termine (dal greco anà, di nuovo, e baptzein,
immergere) fu creato dagli avversari come un accusa. Considerando nullo il
battesimo dei bambini, gli anabattisti non ribattezzavano , ma amministravano a
persone adulte, solo apparentemente battezzate (da bambini) , l’unico battesimo
cristianamente legittimo, quello dei credenti, per immersione, in seguito ad
una loro personale confessione di fede.Negando valore al battesimo dei bambini,
gli anabattisti misero in questione il cristianesimo di massa e il suo quadro
istituzionale costituito dal corpus
christianum medioevale. Essi predicavano e praticavano la “separazione2
(Absonderung) tra comunità cristiana e comunità civile. Per questo furono
considerati eversivi e duramente perseguitati.
L’anabattismo si manifestò
dapprima in Svizzera, nei dintorni di Zurigo, nella scia della riforma
Zwingliana negli anni 1523-25 e si diffuse rapidamente in altre regioni
d’Europa. Gli esponenti principali del movimento furono Konrad Greber, Felix
Manz, Michael Sattler, Balthasar Ilubmaier,Hans Hut, Jakob Hutter. Molti di
loro subirono il martirio.
In Italia , specialmente nel
Veneto, sorsero numerose comunità anabattiste, che nel 155° tennero un loro
sinodo a Venezia, con una sessantina di deputati. Furono poi annientati
dall’inquisizione.
L’anabattismo europeo subì un
colpo mortale nel 1535, con la feroce repressione seguita al tentativo
millenaristico, fatalmente abortito, di trasformare la città di Munster
(Wesfalia) nella nuova Gerusalemme dell’Apocalisse.
La comunità anabattista, duramente provata, fu poi rincuorata e
riorganizzata da Menno Simons (1496-1561) , dal quale prende nome la comunità
dei mennoniti in cui continua a vivere l’ideale anabattista di un cristianesimo
evangelico radicale modellato secondo il Sermo
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