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venerdì 4 marzo 2011

Le Cipolle del Caparra

Le Cipolle del Caparra (3)
Prima della costruzione di Palazzo Strozzi la piazza antistante  era comunemente chiamata “Piazza delle Cipolle” perché vi si svolgeva il mercato ortofrutticolo e quindi vi si vendevano  cipolle , cocomeri,poponi, ortaggi, verdure e frutta di stagione.
Messer Filippo Strozzi fece costruire il suo splendido palazzo quattrocentesco da Benedetto da Maiano e Giuliano da Sangallo e anche durante i lavori nella piazza si continuava a vendere cipolle.
Un giorno, con sua grande sorpresa, messer Filippo notò tra i venditori di verdure anche Niccolò Grosso, famoso fonditore e battitore di ferro, detto  “Il Caparra” perché aveva l’abitudine di non iniziare mai un lavoro senza aver ricevuto prima un congruo anticipo.
Se un famoso artista era costretto per vivere a vendere cipolle in piazza, voleva dire che non doveva viaggiare in buone acque, pensò messer Strozzi e si impietosì.
Non si è mai saputo se quello stato di bisogno del Caparra fosse reale o se fosse piuttosto un’abile finzione, dato che il palazzo era stato quasi completamente costruito e mancavano soltanto le rifiniture… in ferro!
Filippo Strozzi commissionò a Niccolò Grosso tutti i lavori in ferro battuto, tra cui battenti, porta fiaccole, porta bandiere e quattro grandi lanterne da collocare agli angoli del palazzo… ovviamente anticipando all’artista un acconto sul pagamento finale!
Tuttavia il Caparra non sembrò restare insensibile a quell’episodio, al punto che, nel forgiare le quattro lanterne, si ispirò a quella piazza tanto da fondere delle lunghe reste che ricordavano proprio gli steli delle cipolle.
Le quattro lanterne oggi visibili sono soltanto delle copie, mentre una parte dell’originale ancora esistente è stata collocata, dopo molti restauri, all’angolo tra via Strozzi e via Dé Pescioni, proprio di fronte all’antica Piazza delle Cipolle.

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