Giugno 2009
VIAGGIO A FERRARA DI MONTE BALDO
Ci portiamo sui monti sopra il lago di Garda, siamo a Ferrara di Monte Baldo, un comune della provincia di Verona con meno abitanti, i residenti sono poco più di cento unità. Il suo territorio copre la parte orientale del Monte Baldo. Ci portiamo presso l’Hotel ristorante , due stelle, “Del Baldo” posto in un paese immerso nel verde con poche case , la sede del comune un locale pubblico e l’albergo che si affaccia sulla piazza centrale. Siamo ad un’altitudine di circa metri 850 dal livello del mare. Sopra il paese sovrasta imponente il Monte Baldo (mt 2218 circa) che è definito da secoli il “ Giardino botanico d’Italia”Varie specie floreali tipiche o esclusive di questa montagna portano il nome di “ baldenis” .
L’albergo, senza troppe pretese, è ben disposto e ha camere accoglienti. Si mangia una cucina tradizionale locale molto buona. I prezzi sono davvero imbattibili.
CENNI STORICI:
Il nome di Ferrara quasi certamente trae origine dai giacimenti di ferro che i Romani sfruttavano nella valle facendovi lavorare gli schiavi. Nel VI secolo il territorio del Baldo passò sotto il dominio dei Longobardi e nel secolo successivo dei Franchi. Nel 1193 divenne comune con sede in Saugolo, poi in Campedello e quindi dove si trova attualmente. La valle di Ferrara fu testimone di fatti d’arme sia durante le campagne di Napoleone in Italia, sia nel corso della guerra del Risorgimento.
L’area del comune fu sempre scarsamente abitata. L’economia, ora prevalentemente turistica, si basava sulle attività dei boscaioli e sull’alpeggio.
CULTURA:
A Novezzina , a 1232 metri d’altitudine, è stato allestito l’orto Botanico del Monte Baldo, nel quale possono essere ammirati fiori del massiccio. La struttura raccoglie specie uniche al mondo, perché il Baldo è un ecosistema isolato: per questo fu usato l’appellativo di Horus Europae. Ciò spiega perché molte specie botaniche portano la specificazione di “ baldense” ( Anemone baldense, Valium Baldense ecc. ecc) Nell’orto Botanico sono raccolte centinaia di specie esclusivamente locali, frutto dell’attenzione dei botanici dei secoli scorsi. Che individuarono sul Baldo specie fino allora ignote.
Sopra l’orto botanico, a nord, in una conca, si stà costruendo il nuovo osservatorio Astronomico del Monte Baldo.
ARCHITETTURA ED ARTE:
i MONUMENTI IMPORTANTI DI Ferrara di Monte Baldo sono sostanzialmente due:
1) La chiesa parrocchiale , intitolata a Santa Caterina, E’ del XVII secolo e sorge al centro del paese. All’interno, sono notevoli la “ Cappella del Paradiso” ed un prezioso quadro del Lanceni, che raffigura l’Ultima cena
2) Il Santuario della Madonna della Corona. Si tratta di una costruzione cinquecentesca, più volte ristrutturata, meta di pellegrinaggi da varie zone; all’interno vi è un’interessante scultura della pietà.
La Corona è nido di silenzio e di meditazione, sospeso tra cielo e terra, celato nel cuore delle rocce del Baldo. Lo scenario originario del luogo era un abisso spaventoso aperto nel vuoto, erte e inospitali pareti rocciose. Potenza della natura, scaturigine delle acque; un luogo ideale per percepire la nullità dell’uomo, la grandezza del creato. Luoghi come questo nella preistoria divennero sedi di culto; anche la Corona fin dall’età della pietra fu meta di transito come dimostrano i ritrovamenti di selci neolitiche in zona.Più di uno studioso ritiene che la Corona fosse frequentata dalle popolazioni retiche della zona. Vi è anche chi fa il nome dell’antica divinità galloretica della fecondità, Brigit, alla quale qui sarebbe stato dedicato un antichissimo sacello.
Intorno all’anno mille prese corpo un movimento religioso eremitico che rivolse la sua attenzione anche all’area del Baldo, dove fin dal IX secolo il monastero di San Zeno di Verona ebbe possedimenti. Fu allora che la Corona cominciò ad essere frequentata da anime ascetiche, assetate di Dio. La nascita del Santuario della Madonna della Corona si fa risalire all’anno 1522 anno in cui la scultura qui venerata sarebbe stata miracolosamente traslata per intervento angelico dall’isola di Rodi, allora invasa dall’armata musulmana di Solimano II.
Documenti medioevali, però forniscono testimonianza inconfutabile che in questi luoghi, gia trecento quattrocento anni prima, vivevano degli eremiti legati all’Abbazia di San Zeno ed esistevano un monastero ed una cappella dedicata a S. Maria di Montebaldo. Ulteriore conferma è costituita da un dipinto della Madonna con bambino conservato nei recessi dell’attuale Santuario, di chiara fattura trecentesca, che costituì la prima immagine venerata nell’originaria chiesetta, che da essa prese il nome.
Importanti lavori di demolizione e ricostruzione del Santuario furono effettuati dal 1975 al 1978 ed il 4 agosto 1978 il Vescovo Carraio poté procedere alla dedicazione del nuovo Santuario.
GUIDA DI MONTE BALDO:
Posta all’estremità occidentale delle Prealpi Venete, la catena del Monte Baldo si presenta come un massiccio isolato, a forma di rettangolo, che si allunga dal veronese al Trentinoper quasi 40 chilometri, costeggiando il lago di Garda. La catena del Baldo è formata da due settori distinti, il monte Baldo vero e proprio, che da punta San Virgilio arriva a Bocca Navene (m. 1430) , e il monte altissimo di Nago, che da bocca Navene va fino alla sella di Loppio. Il nome Baldo deriva probabilmente dal longobardo Wald, selva, ed è citato per la prima volta nel 1163 in una carta topografica tedesca, mentre in epoca romana era detto Mons Polninus.
La superfice del Monte Baldo è di circa 320 chilometri quadrati: la sua altezza va dai 65 metri a livello del Lago di Garda, ai 2218 metri di Cima Valdritta, con una larghezza media di 7 chilometri La catena occidentale va dal Monte Creta (1023) alle Creste di Naole (1660) , al crinale di Costabella (2062) , alla punta Telegrafo (2199), alla cima Valdritta (2218), alla cima delle Pozzette (2128), a Bocca Navene (1430) per finire , in territorio trentino, con l’Altissimo (2078). Nella parte orientale il massiccio presenta un andamento ondulato che comprende le valli di Spiazzi e Ferrara di Monte Baldo, e le laterali del monte Altissimo: questo altopiano si mantiene ad una altezza di metri 1000 e si affaccia sulla Val Lagarina, ove digrada con imponenti strapiombi. Il versante occidentale scende abbastanza ripido verso il Garda, interrotto solo dagli stetti pianoli di Prada, San Zeno e Albisano.
Il Monte Baldo è costituito da rocce in prevalenza calcaree e dolomitiche disposte in strati inclinati verso Ovest, formatesi nel mare dell’era Secondaria e Terziaria, circa 180-100 milioni di anni fa e poi sollevatosi in un periodo compreso tra 40 e 15 milioni di anni fa .
CONCLUSIONI:
La gita sul Monte Baldo con base a Ferrara di Monte Baldo è stata piacevole ed economica, ad esclusione dei parchi giochi di Gardaland e l’Acqua Park e lo Zoo Safari, distanti solamente 20 minuti di auto da Ferrara di Monte Baldo, che hanno dei prezzi non proprio economici ma restano un vero divertimento per adulti e bambini. Dopo una giornata passata nei parchi divertimenti del lago di Garda, si risale volentieri a 800 metri di altezza per riposare in una oasi di tranquillità e silenzio assoluto. Per gli appassionati ci sono anche escursioni , a quota 1200 circa, a cavallo presso il maneggio “ la Suerte” a Malga Gambon loc. Novezzina Ferrara di Monte Baldo.
Il Santuario della Madonna della Corona posto ad alcuni chilometri prima di arrivare a Ferrara di Monte Baldo è assolutamente da visitare, sia per i credenti come oasi di riflessione, sia dai non credenti come bellezza artistica in uno scenario indimenticabile.
Evy
VIAGGIO A FERRARA DI MONTE BALDO
Ci portiamo sui monti sopra il lago di Garda, siamo a Ferrara di Monte Baldo, un comune della provincia di Verona con meno abitanti, i residenti sono poco più di cento unità. Il suo territorio copre la parte orientale del Monte Baldo. Ci portiamo presso l’Hotel ristorante , due stelle, “Del Baldo” posto in un paese immerso nel verde con poche case , la sede del comune un locale pubblico e l’albergo che si affaccia sulla piazza centrale. Siamo ad un’altitudine di circa metri 850 dal livello del mare. Sopra il paese sovrasta imponente il Monte Baldo (mt 2218 circa) che è definito da secoli il “ Giardino botanico d’Italia”Varie specie floreali tipiche o esclusive di questa montagna portano il nome di “ baldenis” .
L’albergo, senza troppe pretese, è ben disposto e ha camere accoglienti. Si mangia una cucina tradizionale locale molto buona. I prezzi sono davvero imbattibili.
CENNI STORICI:
Il nome di Ferrara quasi certamente trae origine dai giacimenti di ferro che i Romani sfruttavano nella valle facendovi lavorare gli schiavi. Nel VI secolo il territorio del Baldo passò sotto il dominio dei Longobardi e nel secolo successivo dei Franchi. Nel 1193 divenne comune con sede in Saugolo, poi in Campedello e quindi dove si trova attualmente. La valle di Ferrara fu testimone di fatti d’arme sia durante le campagne di Napoleone in Italia, sia nel corso della guerra del Risorgimento.
L’area del comune fu sempre scarsamente abitata. L’economia, ora prevalentemente turistica, si basava sulle attività dei boscaioli e sull’alpeggio.
CULTURA:
A Novezzina , a 1232 metri d’altitudine, è stato allestito l’orto Botanico del Monte Baldo, nel quale possono essere ammirati fiori del massiccio. La struttura raccoglie specie uniche al mondo, perché il Baldo è un ecosistema isolato: per questo fu usato l’appellativo di Horus Europae. Ciò spiega perché molte specie botaniche portano la specificazione di “ baldense” ( Anemone baldense, Valium Baldense ecc. ecc) Nell’orto Botanico sono raccolte centinaia di specie esclusivamente locali, frutto dell’attenzione dei botanici dei secoli scorsi. Che individuarono sul Baldo specie fino allora ignote.
Sopra l’orto botanico, a nord, in una conca, si stà costruendo il nuovo osservatorio Astronomico del Monte Baldo.
ARCHITETTURA ED ARTE:
i MONUMENTI IMPORTANTI DI Ferrara di Monte Baldo sono sostanzialmente due:
1) La chiesa parrocchiale , intitolata a Santa Caterina, E’ del XVII secolo e sorge al centro del paese. All’interno, sono notevoli la “ Cappella del Paradiso” ed un prezioso quadro del Lanceni, che raffigura l’Ultima cena
2) Il Santuario della Madonna della Corona. Si tratta di una costruzione cinquecentesca, più volte ristrutturata, meta di pellegrinaggi da varie zone; all’interno vi è un’interessante scultura della pietà.
La Corona è nido di silenzio e di meditazione, sospeso tra cielo e terra, celato nel cuore delle rocce del Baldo. Lo scenario originario del luogo era un abisso spaventoso aperto nel vuoto, erte e inospitali pareti rocciose. Potenza della natura, scaturigine delle acque; un luogo ideale per percepire la nullità dell’uomo, la grandezza del creato. Luoghi come questo nella preistoria divennero sedi di culto; anche la Corona fin dall’età della pietra fu meta di transito come dimostrano i ritrovamenti di selci neolitiche in zona.Più di uno studioso ritiene che la Corona fosse frequentata dalle popolazioni retiche della zona. Vi è anche chi fa il nome dell’antica divinità galloretica della fecondità, Brigit, alla quale qui sarebbe stato dedicato un antichissimo sacello.
Intorno all’anno mille prese corpo un movimento religioso eremitico che rivolse la sua attenzione anche all’area del Baldo, dove fin dal IX secolo il monastero di San Zeno di Verona ebbe possedimenti. Fu allora che la Corona cominciò ad essere frequentata da anime ascetiche, assetate di Dio. La nascita del Santuario della Madonna della Corona si fa risalire all’anno 1522 anno in cui la scultura qui venerata sarebbe stata miracolosamente traslata per intervento angelico dall’isola di Rodi, allora invasa dall’armata musulmana di Solimano II.
Documenti medioevali, però forniscono testimonianza inconfutabile che in questi luoghi, gia trecento quattrocento anni prima, vivevano degli eremiti legati all’Abbazia di San Zeno ed esistevano un monastero ed una cappella dedicata a S. Maria di Montebaldo. Ulteriore conferma è costituita da un dipinto della Madonna con bambino conservato nei recessi dell’attuale Santuario, di chiara fattura trecentesca, che costituì la prima immagine venerata nell’originaria chiesetta, che da essa prese il nome.
Importanti lavori di demolizione e ricostruzione del Santuario furono effettuati dal 1975 al 1978 ed il 4 agosto 1978 il Vescovo Carraio poté procedere alla dedicazione del nuovo Santuario.
GUIDA DI MONTE BALDO:
Posta all’estremità occidentale delle Prealpi Venete, la catena del Monte Baldo si presenta come un massiccio isolato, a forma di rettangolo, che si allunga dal veronese al Trentinoper quasi 40 chilometri, costeggiando il lago di Garda. La catena del Baldo è formata da due settori distinti, il monte Baldo vero e proprio, che da punta San Virgilio arriva a Bocca Navene (m. 1430) , e il monte altissimo di Nago, che da bocca Navene va fino alla sella di Loppio. Il nome Baldo deriva probabilmente dal longobardo Wald, selva, ed è citato per la prima volta nel 1163 in una carta topografica tedesca, mentre in epoca romana era detto Mons Polninus.
La superfice del Monte Baldo è di circa 320 chilometri quadrati: la sua altezza va dai 65 metri a livello del Lago di Garda, ai 2218 metri di Cima Valdritta, con una larghezza media di 7 chilometri La catena occidentale va dal Monte Creta (1023) alle Creste di Naole (1660) , al crinale di Costabella (2062) , alla punta Telegrafo (2199), alla cima Valdritta (2218), alla cima delle Pozzette (2128), a Bocca Navene (1430) per finire , in territorio trentino, con l’Altissimo (2078). Nella parte orientale il massiccio presenta un andamento ondulato che comprende le valli di Spiazzi e Ferrara di Monte Baldo, e le laterali del monte Altissimo: questo altopiano si mantiene ad una altezza di metri 1000 e si affaccia sulla Val Lagarina, ove digrada con imponenti strapiombi. Il versante occidentale scende abbastanza ripido verso il Garda, interrotto solo dagli stetti pianoli di Prada, San Zeno e Albisano.
Il Monte Baldo è costituito da rocce in prevalenza calcaree e dolomitiche disposte in strati inclinati verso Ovest, formatesi nel mare dell’era Secondaria e Terziaria, circa 180-100 milioni di anni fa e poi sollevatosi in un periodo compreso tra 40 e 15 milioni di anni fa .
CONCLUSIONI:
La gita sul Monte Baldo con base a Ferrara di Monte Baldo è stata piacevole ed economica, ad esclusione dei parchi giochi di Gardaland e l’Acqua Park e lo Zoo Safari, distanti solamente 20 minuti di auto da Ferrara di Monte Baldo, che hanno dei prezzi non proprio economici ma restano un vero divertimento per adulti e bambini. Dopo una giornata passata nei parchi divertimenti del lago di Garda, si risale volentieri a 800 metri di altezza per riposare in una oasi di tranquillità e silenzio assoluto. Per gli appassionati ci sono anche escursioni , a quota 1200 circa, a cavallo presso il maneggio “ la Suerte” a Malga Gambon loc. Novezzina Ferrara di Monte Baldo.
Il Santuario della Madonna della Corona posto ad alcuni chilometri prima di arrivare a Ferrara di Monte Baldo è assolutamente da visitare, sia per i credenti come oasi di riflessione, sia dai non credenti come bellezza artistica in uno scenario indimenticabile.
Evy
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