HUSSITI
I seguaci del riformatore
religioso boemo Jan Hus. Il
movimento Hussista iniziò a costituirsi già durante la vita di Hus, ma dilagò
dopo il suo martirio. Le fiamme del rogo acceso dal Concilio di Costanza
incendiarono gli animi di molti in Boemia e Moravia: ne nacque un vasto
movimento riformatore in campo religioso, politico e sociale, con una forte ala
radicale e rivoluzionaria. All’inizio il termine utraquista ( colui che
pratica la comunione eucaristica sub utraque specie, sotto le due specie) designava
tutto il movimento Hussista ( benché Hus non abbia personalmente praticato la
comunione sotto le due specie); più tardi invece, gli utraquisti costituiranno
soltanto un’ala del movimento, quella moderata, legata all’alta
nobiltà e all’università di Praga.
L’hussitismo è dunque un fenomeno
storico molto variegato, che ha dato vita a una chiesa nazionale autonoma da
Roma nel cui ambito si affermarono con forte anticipo diversi temi che più
tardi caratterizzarono la
Riforma di Lutero. Così i Quattro articoli di Praga del 1419
affermavano la libertà di predicazione della Parola di Dio e, a partire da
essa, esigevano la pubblica condanna dei peccati commessi dal clero e dai
detentori del potere, la comunione sotto le due specie, l’espropriazione dei beni
del clero (da destinare ai fini caritativi) e l’abolizione del potere secolare
della Chiesa. L’ala radicale e rivoluzionaria dell’Hussitismo costituita dai taboriti (così chiamati dalla città
fortezza di Tabor costruita su un’alta collina nel sud della Boemia) , fu
avversata dagli stessi utraquisti e, ovviamente, dal papato che le indisse
contro diverse crociate. La visione taborita della storia nella prima fase
della loro vicenda (intorno al 1420), è di tipo apocalittici: la fine imminente
azzera le differenze sociali, annulla le servitù feudali, emancipa i poveri e
promuove tutti alla stessa dignità di figli e sacerdoti di Dio. I Taboriti si
opposero ai Compactata del 1433 con cui
il concilio di Basilea, non però il pontefice romano, riconobbe la comunione
sub utraque e la secolarizzazione dei beni ecclesiastici, lasciando però
inevase le altre richieste contenute
negli articoli di Praga. Nel 1434, a Lipany, una coalizione di nobili
cattolici e utraquisti inflissero ai taboriti una sconfitta dalla quale non si ripresero più. Nel 1452 l’Hussitismo
rivoluzionario scomparve definitivamente. I rapporti fra utraquisti e cattolici
vennero regolati dal trattato di Kutna Hora (1485) nel senso di una libertà
religiosa reciprocamente riconosciuta. Nel frattempo i superstiti fra i
taboriti, gruppo di valdesi boemi e numerosi utraquisti diedero vita a una
nuova comunità, l’Unitas Fratrum (l’Unità dei Fratelli) costituitasi intorno al
1458 , sulla quale esercitarono influssi determinanti Pietro Chelcicky (m. nel
1460) e più tardi, Luca di Praga (1460-1528).
HUS JAN
Riformatore religioso Boemo (Husinec 1369-Costanza 1415) . Decano della
facoltà di filosofia dell’università di praga, fu un predicatore molto
popolare, grazie ai suoi sermoni in lingua volgare, nei quali la critica al
potere temporale della Chiesa si univa all’esaltazione del sentimento nazionale
Boemo in chiave antitedesca. Apprese le dottrine del riformatore inglese John
Wyclif ne condivise pubblicamente gli attacchi alla gerarchia ecclesiastica e
il riconoscimento del valore di legge alla solo Sacra scrittura direttamente
letta dal fedele, ma non il rifiuto del dogma della transustanziazione. Con
l’appoggio del re Venceslao V, nel 1409 fu nominato rettore dell’università,
abbandonata per questo dai professori e studenti tedeschi, sin li gruppo
accademico dominante. Scomunicato nel 1411, dopo una violenta campagna contro
la predicazione delle indulgenze a pagamento, si rifugiò a Tabor, nel sud della
Boemia, dove scrisse la sua opera maggiore De ecclesia (1413). Recatosi al
concilio di Costanza per discutere le sue posizioni (1414) venne imprigionato e
accusato di eresia; rifiutandosi di ritrattare, fu arso vivo
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