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mercoledì 5 marzo 2014

HUSSITI

HUSSITI

I seguaci del riformatore religioso boemo Jan Hus. Il movimento Hussista iniziò a costituirsi già durante la vita di Hus, ma dilagò dopo il suo martirio. Le fiamme del rogo acceso dal Concilio di Costanza incendiarono gli animi di molti in Boemia e Moravia: ne nacque un vasto movimento riformatore in campo religioso, politico e sociale, con una forte ala radicale e rivoluzionaria. All’inizio il termine utraquista ( colui che pratica la comunione eucaristica sub utraque specie, sotto le due specie) designava tutto il movimento Hussista ( benché Hus non abbia personalmente praticato la comunione sotto le due specie); più tardi invece, gli utraquisti costituiranno soltanto un’ala del movimento, quella moderata, legata all’alta nobiltà e all’università di Praga.
L’hussitismo è dunque un fenomeno storico molto variegato, che ha dato vita a una chiesa nazionale autonoma da Roma nel cui ambito si affermarono con forte anticipo diversi temi che più tardi caratterizzarono la Riforma di Lutero. Così i Quattro articoli di Praga del 1419 affermavano la libertà di predicazione della Parola di Dio e, a partire da essa, esigevano la pubblica condanna dei peccati commessi dal clero e dai detentori del potere, la comunione sotto le due specie, l’espropriazione dei beni del clero (da destinare ai fini caritativi) e l’abolizione del potere secolare della Chiesa. L’ala radicale e rivoluzionaria dell’Hussitismo costituita dai taboriti (così chiamati dalla città fortezza di Tabor costruita su un’alta collina nel sud della Boemia) , fu avversata dagli stessi utraquisti e, ovviamente, dal papato che le indisse contro diverse crociate. La visione taborita della storia nella prima fase della loro vicenda (intorno al 1420), è di tipo apocalittici: la fine imminente azzera le differenze sociali, annulla le servitù feudali, emancipa i poveri e promuove tutti alla stessa dignità di figli e sacerdoti di Dio. I Taboriti si opposero  ai Compactata del 1433 con cui il concilio di Basilea, non però il pontefice romano, riconobbe la comunione sub utraque e la secolarizzazione dei beni ecclesiastici, lasciando però inevase le altre richieste contenute  negli articoli di Praga. Nel 1434, a Lipany, una coalizione di nobili cattolici e utraquisti inflissero ai taboriti una sconfitta dalla quale  non si ripresero più. Nel 1452 l’Hussitismo rivoluzionario scomparve definitivamente. I rapporti fra utraquisti e cattolici vennero regolati dal trattato di Kutna Hora (1485) nel senso di una libertà religiosa reciprocamente riconosciuta. Nel frattempo i superstiti fra i taboriti, gruppo di valdesi boemi e numerosi utraquisti diedero vita a una nuova comunità, l’Unitas Fratrum (l’Unità dei Fratelli) costituitasi intorno al 1458 , sulla quale esercitarono influssi determinanti Pietro Chelcicky (m. nel 1460) e più tardi, Luca di Praga (1460-1528).

HUS   JAN
Riformatore religioso Boemo (Husinec 1369-Costanza 1415) . Decano della facoltà di filosofia dell’università di praga, fu un predicatore molto popolare, grazie ai suoi sermoni in lingua volgare, nei quali la critica al potere temporale della Chiesa si univa all’esaltazione del sentimento nazionale Boemo in chiave antitedesca. Apprese le dottrine del riformatore inglese John Wyclif ne condivise pubblicamente gli attacchi alla gerarchia ecclesiastica e il riconoscimento del valore di legge alla solo Sacra scrittura direttamente letta dal fedele, ma non il rifiuto del dogma della transustanziazione. Con l’appoggio del re Venceslao V, nel 1409 fu nominato rettore dell’università, abbandonata per questo dai professori e studenti tedeschi, sin li gruppo accademico dominante. Scomunicato nel 1411, dopo una violenta campagna contro la predicazione delle indulgenze a pagamento, si rifugiò a Tabor, nel sud della Boemia, dove scrisse la sua opera maggiore De ecclesia (1413). Recatosi al concilio di Costanza per discutere le sue posizioni (1414) venne imprigionato e accusato di eresia; rifiutandosi di ritrattare, fu arso vivo

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