Oltre ad essere una delle parole più frequenti della Bibbia (vi compare 287 volte), l'alleanza è il cuore del messaggio biblico. Con il termine berìt- come è chiamato in ebraico l'alleanza- si vuole esprimere lo stretto legame che unisce l'uomo a Dio. Più in particolare il rapporto che lega Dio al popolo di Israele, che egli ha liberato dalla schiavitù egiziana e ha scelto come "suo popolo".
L'Alleanza ritma le tappe più significative della storia biblica. Quella che Dio stringe con Abramo ha come segno la circoncisione (che diventa il segno dell'appartenenza al popolo di Israele.
Quella stretta con Noè dopo il diluvio universale avviene sotto il segno dell'arcobaleno (simbolo della pace e dell'armonia ritrovate dal creato).
L'Alleanza con Mosè sul monte Sinai si estende a tutto il popolo di Israele e ha come segno il dono della Legge (sintetizzata nel Decalogo) e il dono del Sabato, che Israele si impegna ad osservare con assoluta fedeltà.
Sotto il profilo storico, l'Alleanza biblica sembra rispecchiare i tratti di alleanza che si stipulavano, presso gli antichi popoli orientali. In questi trattati il re presenta se stesso e i benefici concessi (o che concederà) al suo alleato. Elenca poi le clausole da osservare e le benedizioni o maledizioni che seguiranno alla fedeltà o alla violazione dell'Alleanza. Infine dispone che il trattato sia collocato nel tempio e letto periodicamente.
E' quanto avviene nell'alleanza biblica. Dio si presente ad Israele come il vero Dio che lo ha liberato dalla schiavitù egiziana e lo invita a osservare la legge che gli ha dato al monte Sinai, come sorgente di libertà e di benedizione. Se il popolo trasgredisce questa legge, verrà sradicato dalla sua terra e condotto in esilio.
Sotto il profilo spirituale, l'alleanza esprime il cammino interiore di Israele che viene condotto, tramite i profeti , a una alleanza nuova, che culminerà in quella definitiva ed eterna operata dalla Croce, e dalla Pasqua di Gesù.
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