IV domenica do Quaresima
La liturgia di questa domenica è caratterizzata dalla parabola del padre misericordioso, o del figliol prodigo.
L'evangelista Luca, in questo brano, mette in evidenza due elementi fondamentali: la misericordia del padre e la sofferenza del figlio .Dopo aver dilapidato i beni paterni ricevuti, il giovane si trova di fronte alla dura realtà: non ha più niente, è rimasto solo e sente nostalgia della famiglia. Con atto di umiltà e fiducia, trova il coraggio di tornare dal padre.
E' disposto ad afforontarele reazioni del genitore e la giusta condanna che vorrà infliggergli. Al suo arrivo a casa, inaspettatamente, il Padre non solo non lo condanna, ma ordina di fare festa. Il giovane rimane, allora, meravigliato, sente di essere importante per qualcuno e percepisce l'affetto del genitore. La parabola ha un messaggio: quel giovane siamo noi ogni volta che riconosciamo i nostri errori e i nostri peccati e torniamo con umiltà a Dio. Quel padre è Dio, ricco di misericordia, che attende con pazienza il nostro ritorno, senza conservare rancore, anzi, ordina di festeggiare e di rallegrarsi. Riflettiamo quanto possiamo far gioire Dio, quando ritorniamo a Lui dopo aver riconosciuto il nostro peccato.
NICOLA GORI
COMMENTO PERSONALE
Questa parabola è per noi un grande insegnamento di vita e ci indica quale è la retta via nel porsi nei confronti dei nostri fratelli e con Dio. E' importante riconoscere i propri errori ed il sapere perdonare quanto viene fatto contro di noi. Come Dio è pronto a perdonarci, noi dobbiamo sapere perdonare il nostro prossimo in qualsiasi momento. Come peccatore sono grato a Dio di aver potuto ascoltare la sua parola attraverso il Vangelo. Certo metterla in pratica appare molto difficile, ma se terremo un atteggiamento d'amore verso il prossimo, tutto può essere possibile.
Evy
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