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martedì 15 dicembre 2015

N° 2) Itinerari, vita di un Santo
SAN FRANCESCO DI SALES
Il comunicatore; un esempio di stile e comportamento per la Chiesa  e per i cristiani di ogni tempo

Di nobili origini, vasti studi giuridici e teologici grandi doti di comunicatore, fondatore di un ordine religioso, sacerdote e vescovo, dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici. Francesco nasce il 21 agosto del 1567 a Sales nel castello di famiglia di Thorens, pochi chilometri a nord di Annecy a sud-ovest di Ginevra, nell’odierna Francia, e nell’allora ducato di Savoia. In una terra di confine geografico e confessionale, dopo la ribellione calvinista, è capace di coniugare una solida dottrina con il confronto con le altre confessioni religiose. Senza scontri e inutili dispute ma con la forza della carità e la chiarezza del pensiero. “Odio, scrive San Francesco di Sales, tutte le contese e le controversie che non approdano a nulla e che si risolvono in un vanissimo sfoggio di garrula vanità”. Per comprendere la sua personalità ci resta anche la testimonianza di Enrico IV, re di Francia, suo contemporaneo, che lo definisce un uomo “veramente raro: devoto, colto e gentiluomo, gentile e umile, profondamente pio ma privo di inutili scrupoli”. Un uomo che vive le sfide del suo tempo, la predestinazione, i dubbi sulla presenza reale di Gesù nell’eucarestia e le affronta con coraggio . Fin da piccolo manifesta la volontà di farsi sacerdote, ma non lo rivelerà al padre per molti anni anche se ha già le idee ben chiare. A 11 anni, secondo i costumi del tempo, riceve la tonsura e “ da quando avevo 12 anni, confida San Francesco di Sales a Madre Angelica Arnauld, mi ero risoluto così fortemente di essere della chiesa che neppure per un regno avrei cambiato idea.
Gli studi a Parigi e Padova: Il padre lo avvia all’educazione cavalleresca e la madre gli trasmette il senso cristiano della vita: lascia a lui un ricordo indelebile tanto che San Francesco di sales era solito dire: “ il mio Dio e mia madre mi amano tantissimo”.
A 15 anni è già a Parigi per studiare retorica e teologia. Nel 1587 passa attraverso a una terribile prova spirituale: è convinto che Dio lo abbia predestinato alla dannazione eterna. La supera pregando Maria e trovando la soluzione in un amore completamente disinteressato per il Signore. “possa io amarti in questa vita se non ti posso amare nell’eternità. Che io possa almeno utilizzare ogni momento della mia breve vita per amarti”. Inviato, dal padre, l’anno dopo è già a Padova per seguire gli studi di Giurisprudenza. Ci sono grandi progetti su di lui: il Senato di Savoia e il fidanzamento con l’ereditiera Francesca Suchet de Mirebel. Francesco la incontra e dice al padre : “ho visto mademoiselle, ma ella merita meglio di me” . Il genitore non sa che il figlio intende essere fedele al voto di castità fatto a Parigi e rinnovato a Padova e a Loreto. Poco dopo arrivano da Torino le lettere patenti che nominano Francesco senatore di Savoia e le bolle pontificie di nomina a prevosto  di Ginevra, che dopo il vescovo è la carica di maggior prestigio.
Sacerdote e vescovo: Di fronte alle circostanze è rotto ogni indugio, Francesco chiede al padre il permesso di diventare sacerdote. Il 18 dicembre del 1593 avviene l’ordinazione nella cattedrale di Annecy. L’anno dopo il vescovo lo invià missionario nella regione montagnosa e impervia dello Chablais, passata dal 1535 ai protestanti. San Francesco di Sales comincia a predicare “a quattro o cinque umili persone”. In pochi anni l’azione missionaria conta ben 25 mila uomini e donne tornati al cattolicesimo. Un successo strabiliante.
Nel 1602 diventa vescovo di Ginevra, ma non potrà mai prendere possesso della cattedrale. Risiede a Annecy, dove continua il ministero. Visita le 450 parrocchie della diocesi e dedica molto del suo tempo all’educazione cristiana dei bambini, adottando il catechismo di San Roberto Bellarmino, fonda l’Accademia Florimontana e scrive diversi libri, tra cui i celebri Introduzione alla vita devota e Trattato dell’amore di Dio.
Carità, dottrina, prudenza: A chi era sinceramente interessato ad una vita cristiana ripete spesso: “  Cercati un uomo per bene, che ti conduca e ti guidi; ecco l’avviso degli avvisi. Bisogna che sia un uomo pieno di carità, di dottrina, di prudenza: se manca una delle tre c’è pericolo”. E’, in fondo, il suo ritratto: affidabile, amabile, ottimista, colto ed equilibrato. “ La vera e viva devozione, dice San Francesco di Sales, vuole prima di tutto l’amore, per raggiungere, attraverso vari stadi, l’unione perfetta con Dio e la sua volontà. Con Santa Giovanna Francesca di Chantal, una vedova che conobbe in Francia, nasce un intenso rapporto spirituale che porterà, nel 1610, alla fondazione dell’Ordine della Visitazione.
Muore il 28 dicembre del 1622 e il 24 gennaio, data della sua ricorrenza, le spoglie vengono trasferite ad Annecy. Il 19 aprile del 1665 è proclamato santo. Il fascino spirituale si estende fino ad oggi e San Giovanni Bosco lo sceglie come patrono del suo nuovo ordine che si dedica alla formazione della gioventù. I salesiani.


E’ il patrono dei Giornalisti:
Per evangelizzare, usava uno stile di scrittura asciutto, senza citazioni dotte, né troppo breve, né troppo lungo. San Francesco era capace di farsi comprendere dalle classi più umili e dai dotti. Quando, nel 1593, fu missionario nella regione protestante dello Chablais, si trovò di fronte a una sfida improba. Quasi per intero, i 60 mila abitanti erano passati al calvinismo. I cattolici erano poche decine. San Francesco di sales non poteva raggiungere tutti ed escogitò un nuovo metodo. Scriveva foglietti volanti, in cui esponeva con sobrietà la dottrina cattolica. Li appiccicava su chiese, muri e case in modo che le confutazioni sugli errori calvinisti potessero circolare il più possibile tra la popolazione.
In un epoca in cui non esistevano i mezzi di comunicazione usò ed inventò un metodo che precorre l’invenzione dei giornali. Per questo il 26 gennaio del 1923 è stato proclamato il patrono dei giornalisti.

Sacerdote zelante e instancabile lavoratore, è considerato il protettore  di quanti si impegnano a diffondere il cristianesimo con ogni mezzo di comunicazione sociale.

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