geronimo

martedì 16 settembre 2014

SE NON CREDERETE NON COMPRENDERETE

Se non crederete non comprenderete

Si affronta la questione forse più delicata e difficile, specialmente per il nostro tempo: quella della corretta relazione, peraltro necessaria ed ineludibile, tra fede e verità.
Infatti se da un lato “l’uomo ha bisogno di verità, perché sena di essa non si sostiene, non va avanti, la fede senza verità non salva, non rende sicuri i nostri passi. Resta una bella fiaba, la proiezione dei nostri desideri di felicità, oppure si riduce a un bel sentimento. Perciò richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi che viviamo.
Il papa denuncia il rischio del relativismo, se non si supera lo scoglio della separazione o addirittura l’opposizione tra fede e ragione ed offre la soluzione con proporre un legame che sciolga il dilemma, citando Paolo quando afferma che “con il cuore si crede” e cioè che la fede e la ragione hanno bisogno ambedue dell’amore vero, il solo capace di comporre in armonia fede e verità, come ampiamente risulta chiaro dalla storia biblica: “il Dio vero è il Dio fedele”.
Di qui l’esigenza di un fecondo e continuo dialogo tra fede e ragione, affinché si rafforzino a vicenda, invece di contrapporsi. Il credente non è arrogante. Lungi dall’irrigidirci  , la sicurezza della fede ci mette in cammino e rende possibile la testimonianza ed il dialogo con tutti.


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