Santissima Trinità
La solennità odierna ci provoca in vari modi: la prima provocazione riguarda la conoscenza stessa di Dio. Approfondire il mistero di Dio è impegno inderogabile del credente.
C'è poi la seconda provocazione: dare la propria risposta a Dio Amandolo con tutto il cuore, la mente, la volontà, le forze. La terza provocazione riguarda l'apertura alla dimensione ecumenica del nostro credere: l'odierna celebrazione è l'occasione per unirci nella stessa lode a ebrei e musulmani che nel monoteismo proclamano la grandezza di Dio.
Il brano dell'esodo (I lettura) ci rivela un Dio che cede alle supliche di Mosé e si mostra come è veramente: un Dio di Bontà e tenerezza infinita. Si tratta di un incontro previo con la divina misericordia che traboccherà nel dono del Figlio.
San Paolo (II lettura) conclude la sua lettera ai cristiani di Corinto con una benedizione ricolma di gioia, poiché dal padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo ci giungono la salvezza e ogni altro dono. Durante il colloquio con Nicodemo (vangelo) Gesù rivela che l'amore di Dio raggiunge l'umanità peccatrice nel dono che il padre ci ha fatto del Figlio unigenito.
Domenico Brandolino
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