Un si alla vita in ogni madre e padre
Miriam Maria, una semplice ragazza in un piccolo villaggio, viene chiamata al compito impossibile: diventare madre di chi sarà chiamato " Figlio dell'Altissimo". Compito misterioso, a cui rispondere si. Così Maria mostra all'umanità tutta la santità più piena sta nella pura disponibilità a diventare strumento della volontà generatrice di Dio.
Nessuna storia potrà raccontarecon più chiarezza che donare e accogliere la vita è l'unica esperienza attraverso cui l'umanità può superare se stessa e i propri limiti. L'uomo si avvicina a Dio non quando si basa sulle proprie forze, per costruire la torre di Babele, ne quando insegue tutte le ricchezze o la sapienza di questo mondo, ma quando mette in gioco la sua libertà nel dire si alla vita. Uscendo da se, amando al tal punto da generare una nuova vita. Uscendo da se, amando a tal punto da generare una nuova vita.
Nella maternità della donna, unita alla paternità dell'uomo, si riflette l'eterno mistero del generare che è in Dio stesso.....comune all'uomo e alla donna costituisce una parte speciale di questo comune essere genitori.
Per questo la maternità di Maria è un segno che non riguarda solo le donne, ma chiama l'umanità tutta, uomini e donne, a riconoscere che la grandezza e la verità della propria vita sta fuori di se. Sta nel sapere generare ed accogliere una nuova vita: ognuna un piccolo pezzo di Dio.
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