L'Avvento è tempo di una attesa che si colora di tonalità differenti. C'è l'attesa del Regno che viene a compiere la storia . C'è la memoria della venuta del Figlio di Dio nella nostra carne. C'è infine quello che San Bernardo definiva il Medius adventus, "l'avvento di mezzo" , in cui Dio continua a visitare la nostra vita.
Il lezionario liturgico struttura proprio in questo modo la nostra attesa. Nella I domenica orienta lo sguardo verso il signore che viene. Nelle due domeniche centrali ci fa ascoltare l'invito del Battista a preparare la strada per accogliere colui che viene.Infine nella IV domenica, posa il nostro sguardo sull'annuncio a Maria, ponendo in primo piano l'incarnazione del figlio di Dio in Gesù di Nazzaret. Il movimento procede non dal passato verso il futuro, ma dal futuro (l'attesa del Regno nella prima domenica) verso il passato ( la memoria del concepimento verginale di Gesù in maria nata nella IV domenica di avvento).
Siamo così invitati a volgersi non verso il passato, ma verso il futuro della promessa di Dio, che possiamo attendere con speranza perché fondati sulla memoria di quanto Dio ha già fatto per noi. L'attesa del futuro e la memoria del passato ci donano così una duplice fonte luminosa per guardare in modo diverso il presente, riconoscendovi gia i segni del Veniente.
fr Luca Fallica
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